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Sono stati recuperati dalla guardia costiera di Rimini i corpi delle tre persone coinvolte nel naufragio della barca a vela avvenuto nei pressi del porto canale. Uno è stato ritrovato presso l'imbarcazione, l'altro incagliato negli scogli, l'altro ancora sulla spiaggia nei pressi del bagno 44. Salgono così a quattro le vittime del naufragio: due i tratti i salvo, portati in ospedale in gravi condizioni. I passeggeri della barca a vela erano tutti di Verona.

A bordo della barca da diporto di circa 10 metri c'erano il cardiochirurgo Alessandro Fabbri (67 anni), la figlia Alessia, notaio (38 anni), e il fidanzato di lei, Luca Nicolis, direttore del locale "La bottega del vino", assieme a Enrico Martinelli, 69 anni, pensionato, e il medico Carlo Calvelli, ed Ernesto Salin, 64 anni, tutti con patente nautica e appassionati di vela. Gli unici sopravvissuti sono Nicolis e Calvelli. La barca era partita nel primo pomeriggio da Marina di Ravenna alla volta di Trapani; non riuscendo a proseguire, stava cercando di entrare in porto a Rimini. L'equipaggio aveva chiesto via radio di poter attraccare e gli era stata concessa l'autorizzazione. Ma la corrente e le onde l'hanno sbattuta contro la scogliera ribaltandola.

Sul porto canale si trovava un fotografo riminese che ha assistito alla scena e ha prestato i primi soccorsi, lanciando l'allarme alla capitaneria di porto. I due passeggeri sopravvissuti, dopo essere rimasti per circa un'ora in acqua, sono stati salvati e portati all'ospedale Infermi di Rimini in codice rosso: Nicolis, 39 anni, è in osservazione in pronto soccorso, mentre le condizioni di Calvelli destano più preoccupazione ed è attualmente ricoverato nel reparto di rianimazione.