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La nocciola è un frutto straordinario dal punto di vista nutritivo. E’ ricco di acidi grassi monoinsaturi e di vitamine E (antiossidante per eccellenza), k e minerali (quali potassio, calcio e fosforo).

Per di più in Sicilia abbiamo la nocciola dei Nebrodi, una varietà di nocciola alla quale è stata riconosciuta una protezione transitoria, in attesa del definitivo marchio di prodotto di origine protetta: DOP.

La nocciola tonda di Sicilia è particolarmente apprezzata per il suo inconfondibile aroma e quel  delicato sapore che ti lascia in bocca un intenso retrogusto.

Ad oggi l’estensione dei noccioleti siciliani copre oltre un decimo della produzione italiana.

Nocciole dei Nebrodi, il loro boom

La coltivazione dei noccioli si è sviluppata attorno al 1890 quando la crisi della gelsicoltura stava per mandare sul lastrico tantissime famiglie siciliane, che dei prodotti della terra hanno sempre vissuto. Per fortuna il nocciolo ha una grande facilità di adattamento e possiede una grande generosità, doti che ne hanno permesso una coltura di circa 12 mila ettari.

Tra le cultivar principali ricordiamo la Curcia, la Carrello, la Ghirara, le diverse Minnulare.

Come vengono usate le noci?

Le noci sono largamente impiegate nella pasticceria locale: gelati, semifreddi e dolci caratteristici come la pasta reale, i croccantini, il torrone, i rametti, etc.

E la nutella? Sì, avete ragione: anche la nutella è una crema gianduia a base di cacao e nocciole.

Autore | Viola Dante;