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La coltivazione della nocciola di Polizzi vanta un’antica tradizione. Le prime notizie risalgono al periodo normanno: in diplomi e atti di vendita (dal 1160 al 1223) se ne parla e, secondo gli studiosi, l’introduzione sarebbe avvenuta nel periodo tardo-normanno. Nei secoli successivi, furono indubbiamente gli Arabi a dare un grande impulso alla corilicoltura, soprattutto nell’area di Piazza Armerina.

Da qui, la produzione si ampliò, arrivando alle Madonie e a Polizzi, in particolare. Qui la cultivar Racinante prese il nome di Santa Maria di Gesù, perché il materiale di propagazione doveva provenire dalla contrada omonima, vicina al paese di Piazza Armerina.

In passato i noccioleti ricoprivano centinaia di ettari del territorio polizzano e sono stati trainanti per l’economia locale. Negli anni Sessanta, però, iniziò il declino e oggi la nocciola di Polizzi si coltiva solo su 150 ettari.

Le caratteristiche

La raccolta avviene tra agosto e settembre e i frutti sono sferici, di media pezzatura, un po’ schiacciati, di colore avana. La nocciola polizzana ha un aroma molto intenso, che viene esaltato dalla tostatura. È un eccellente ingrediente per i dolci. In particolare, a Polizzi si realizzano pastizzotti, castagnoli, torrone e i famosi nucatoli, cioè biscottini a “s” realizzati con le nocciole tritate e ricoperti di glassa.

Polizzi Generosa

Polizzi Generosa si trova in provincia di Palermo e fa parte del Parco delle Madonie. Il sito su cui sorge la cittadina è stato frequentato sin dal VI secolo a.C., come documentano i rinvenimenti archeologici tra cui una moneta anepigrafa imerese. Una necropoli di età classica ed ellenistica è stata scoperta da Contino (1986), che segnala dei rinvenimenti archeologici avvenuti nel 1978 e 1980.

Successivamente la necropoli ellenistica è venuta alla luce durante i lavori di costruzione del nuovo istituto tecnico per geometri e i reperti rinvenuti sono oggi esposti nel locale museo. Nel IV secolo a.C., l’abitato, grazie alla sua posizione strategica, dovette avere un presidio stabile e una fortezza presidiata da milizie mercenarie originarie della Campania. Resti romani sono pure documentati da Contino (1986).

Per quasi due secoli, Polizzi Generosa  fu un prospero centro arabo per quasi due secoli.

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