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Il 38enne Mohamed Hanzouti, di origine tunisina ma residente a Perugia, è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione senza sospensione condizionale della pena. L'uomo avrebbe preso a calci e pugni la fidanzata 22enne, dopo averla immobilizzata sul letto, per poi uscire di casa, lasciandola esanime per le botte.

Secondo le ricostruzioni, il titolare di un residence aveva dato l'alloarme dopo essersi trovato davanti una ragazza mezza nuda, stravolta e impaurita, con le mani legate dietro la schiena. La giovane aveva raccontato tutto agli agenti: la sera prima aveva dormito a casa del compagno e al mattino erano andati a fare colazione, ma tornati a casa lui si era reso conto di non avere più il portafogli, accusandola di essere colpevole. 

Aveva dunque iniziato a colpirla con pugni, schiaffi e calci, sbattendole la testa più volte sul pavimento e minacciandola di morte con un coltellino alla gola. Stremata, la 22enne aveva ammesso per finta di aver preso il portafogli e di averlo lasciato cadere fuori dal bar. Così il 38enne era uscito per controllare, non prima però di averla legata mani e piedi al letto. La giovane era riuscita a liberarsi per poi arrivare al residence. Il fidanzato è stato arrestato: è già noto alle forze dell’ordine per altri episodi violenti (tra cui una rissa provocata, con tanto di accoltellamento, alla stazione di Perugia).