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La Commissione disciplinare della Figc si è pronunciata: Fabrizio Miccoli è stato prosciolto dall’accusa di aver infranto con la frase “quel fango di Falcone” l’articolo 1 dell’ordinamento sportivo. L’organo giudicante ha di fatto confermato la natura indegna su un piano civile e morale di quanto detto, che comunque resta al di fuori dell’ambito sportivo. La Procura aveva chiesto una giornata di squalifica e 50.000 euro di ammenda, sia per il giocatore, che anche per il Palermo: neanche il club rosanero, che era stato coinvolto per responsabilità oggettiva, dovrà pagare alcuna multa.

Miccoli, ex capitano del Palermo era presente all’udienza: nel dispositivo della Commissione si legge quanto segue:

E’ di tutta evidenza che l’odiosa frase pronunciata dal Miccoli violi principi morali in termini tanto più gravi in quanto non solo proveniente da soggetto particolarmente noto, assurto a simbolo della squadra di calcio della quale era capitano, ma anche indirizzata ad un eroico magistrato caduto nell’esercizio del suo dovere in difesa della legalità e del vivere civile.

Secondo la Figc, il contesto in cui sono state pronunciate quelle dichiarazioni appartiene alla sfera privata e quella conversazione è venuta fuori soltanto perché captata in occasione di una intercettazione ambientale. Per questo motivo, la condotta di Fabrizio Miccoli non può essere considerata necessariamente rilevante da un punto di vista disciplinare.