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DALLA BIRRA AI GRANDI ANTICHI A QUELLA AL FICO D’INDIA: AL BIRROCCO 2016 CE N’E’ PER TUTTI I GUSTI. APPUNTAMENTO DAL 23 AL 25 SETTEMBRE A RAGUSA CON DODICI BIRRIFICI ARTIGIANALI ITALIANI PER UNA FESTA DI GUSTO E DIVERTIMENTO.

 

RAGUSA – Oltre cento birre, tra italiane e straniere, e dodici birrifici italiani. Sono i numeri di Birrocco 2016, il festival della birra artigianale che si svolgerà dal 23 al 25 settembre a Ragusa. Una vera e propria festa della craft beer che soddisferà tutti i gusti, con molte proposte particolarissime. Ci sarà ad esempio Birra Irias, l’azienda siciliana che ha messo a punto ricette uniche per gli ingredienti e le caratteristiche organolettiche come la Cincu Tummina (cinque tumuli), la nuova specialità fatta da cinque grani antichi siciliani, da qui il numero cinque del nome della birra: Bidì, Maiorca, Perciasacchi, Russello e Tumminia. Il fico d’India è invece il protagonista della nuova proposta del Birrificio Sud Est di Niscemi, alla sua seconda presenza al festival: la birra omonima ha sapore unico e prettamente siculo come quello appunto di questi frutti tipici della Sicilia. Ha un colore rosa opalescente, per una birra dal profumo intenso e dal gusto morbido, lunghissima nel finale, dove la caratterizzazione del fico d'India è incontrastata. Un altro frutto tipico siciliano, il fico, al centro di un’altra produzione. A produrla Trimmutura, giovanissima beer firm di Palermo, nota per la sua birra bionda ai fiori di fico appunto. Il birrificio è nato dall’ingegnosità di tre ingegneri e un medico, il cui sogno,  dopo tanti anni di assaggi ed esperimenti, è diventato realtà. La tradizione incontra la voglia imprenditoriale nel progetto alla base del birrificio modicano Birra Tarì, per la prima volta presente al festival. Tarì vanta un’articolata e prestigiosa produzione, frutto di un’esperienza come homebrewer nei “dammusi modicani” che hanno portato a straordinarie sperimentazioni come la birra al carrubo e la birra alle fave di cacao che si aggiungono a tutte le altre birre più classiche realizzate con ingredienti di qualità e strappati al territorio siciliano. Birre molto luppolate sono invece quelle prodotte dal Birrificio Alveria, singolare realtà del siracusano, la cui produzione è di ispirazione classica reinterpretata in chiave originale e personale, per delle bevute di carattere apprezzabili sia dai neofiti che dagli irriducibili del craftbrewing. Freschezza e modernità le caratteristiche invece della giovanissima realtà di Altavilla Milicia, il birrificio Kimiya beer, che presenterà due bottiglie di alta qualità in cui sono racchiuse fragranze, aromi e sensazioni della terra d’origine. Dalla passione per il sapere e la conoscenza del mondo della craftbeer, nasce Kottabos, splendida realtà del messinese, le cui birre possono essere gustate in molteplici occasioni e in altrettante tipologie di pietanze. Azienda storica tutta ragusana, in particolare di Vittoria,  è la Paul-Bricius & CO. Nata dall'idea di Fabrizio Traina, Paolo Trainito e Luigi Carrubba, accomunati dalla passione per la birra, unisce la voglia di produrre birra "manualmente" con tutti i mezzi e gli strumenti che si potevano trovare nelle cucine quali pentole, mestoli e colapasta. Un processo produttivo “alternativo” che, seppur vecchio di migliaia di anni, ancora oggi meraviglia ed incanta. Quattro le birre del birrificio Horus Mylae presenti al Birrocco: dalla wit alla speciale ale, dalla fruttata alla bianca. Un’azienda che festeggia 3 anni di vita durante i quali ha trasformato le idee accumulate in religiosa intimità del mastro birraio Marco Capone che, piano, piano all’ombra del suo laboratorio, ha sperimentato colture di lieviti, misture sapientemente bilanciate di malti, accompagnate da ore di studio. Un viaggio con la fantasia alla scoperta di nuovi orizzonti del gusto