Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Il piccolo Calogero, un bimbo di un mese e mezzo di Sciacca, ha ricevuto un “orsacchiotto aviatore” di peluche dall’equipaggio dell’elicottero dell’82° Centro Csar, 15° Stormo di Trapani. L’Aeronautica Militare lo ha trasportato da Agrigento a Taormina per salvargli la vita.

Un “orsacchiotto aviatore” per Calogero

Calogero è nato lo scorso 13 febbraio, con un grave problema respiratorio. È stato, dunque, affidato proprio all’elicottero dell’Aeronautica Militare per un trasferimento urgente dall’ospedale San Giovani di Dio di Agrigento all’ospedale San Vincenzo di Taormina.

A Taormina c’è un attrezzato reparto di terapia intensiva neonatale. Nei giorni scorsi il piccolo Calogero è guarito, è stato dimesso ed è tornato a casa, con grande gioia di mamma Sabrina e Papà Roberto.

Tutti e tre hanno ricevuto nella loro casa la visita dell’equipaggio dell’elicottero ma anche quella di Ermanno Bellanti ed Enrico Iannace, rispettivamente cardiochirurgo e rianimatore pediatrico del «San Vincenzo» di Taormina.

Bellanti e Iannace sono due dei medici che hanno curato e aiutato il bambino a guarire. «Trasportare in elicottero un neonato di appena un giorno di vita è stata una sfida», ha detto il comandante Mosca. «Abbiamo cercato di limitare al minimo indispensabile le vibrazioni tipiche di decollo e atterraggio, ma è andato tutto bene», ha aggiunto.

Insieme all’orsacchiotto, il comandante Mosca ha consegnato una lettera, dove si legge: «Caro Calogero, le nostre strade si sono incrociate, ci siamo presi cura di te in un volo il cui ricordo rimarrà scritto, indelebile, non solo nella nostra documentazione di bordo ma soprattutto nei nostri cuori. Sii forte e ricordati che l’Aeronautica Militare sarà sempre al tuo fianco».

Commossi i genitori di Calogero: «Oggi – ha detto mamma Sabrina – è per noi un momento bellissimo, che ci permette di superare il brutto periodo che abbiamo trascorso per la preoccupazione per la salute del nostro bambino».