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Uno diceva di essere "il liberatore dal demonio", mentre l’altro sosteneva di essere "l’inviato del vescovo". Il prete cappuccino cappellano del Civico e il colonnello dell’esercito che faceva il conduttore a Radio Maria: padre Salvatore Anello e Salvo Muratore per anni si sono presentati come "esorcisti" e "guaritori". E invece avrebbero commesso solo abusi sessuali, di cui sono già venuti fuori dettagli agghiaccianti.

Come racconta "Repubblica", al palazzo di giustizia, sfilano alcune delle loro vittime, nell'ambito di un incidente probatorio, una sorta di anticipazione del processo. Una ha 12 anni, un'altra 13, un'altra 16. Le tre giovanissime confermano le accuse. La 12enne chiama in causa padre Anello, mentre la 13enne e la 16enne puntano il dito contro Muratore. Durante l'audizione, la più grande accusa anche il cappuccino. I due arrestati devono difendersi dall'accusa di violenza sessuale nei confronti di 10 vittime. Scrive "Repubblica":

Padre Anello le palpeggiava nelle parti intime durante le preghiere. Il colonnello Muratore, in servizio alla caserma Turba, trasformava invece le preghiere in stupri. Nell’inchiesta, scorrono le storie di tante donne alle prese con piccoli grandi problemi. Salute, lavoro, amore. Donne in ansia, donne spaventate, donne in cerca di aiuto. "Io credevo che il demonio potesse avere influenza su di me", ha raccontato una vittima. "Per questo a padre Salvatore avevo chiesto una preghiera di liberazione dall’influenza maligna". Vittime smarrite. "Mentre mi toccava il seno e le parti intime era come bloccata, mi chiedevo: ma com’è possibile?". Vittime aggrappate alla speranza di stare meglio. Una speranza che non poteva esserci. Anche gli uomini delle vittime non si rendevano conto. "Pure io ero in uno stato confusionale – ha raccontato un fidanzato durante le indagini – non riuscivo a intervenire per dirgli di smettere".