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Palermo, arrestato Roberto Helg, presidente della Camera di commercio e vicepresidente della Gesap,  la società che gestisce l'aeroporto di Palermo. Le manette per lui sono scattate, mentre intascava una tangente di 100 mila euro da un ristoratore, affittuario di uno spazio dell'aeroporto, che si era rivolto a lui per la proroga del contratto. 

L'operazione che ha condotto a Palermo all'arresto di Roberto Helg, presidente della Camera di commercio e vicepresidente della Gesap, ha avuto inizio grazie alla collaborazione della vittima dell'estorsione, un commerciante, che dopo la richiesta del denaro si è rivolto ai carabinieri. E' il titolare della pasticceria Palazzolo, che ha un punto vendita all'interno dell'aeroporto di Palermo, ad avere denunciato ai carabinieri di avere subito la richiesta di una mazzetta di 100 mila euro dal vice presidente della Gesap, Roberto Helg, la società che gestisce lo scalo.

Il contratto d'affitto del locale dell'aeroporto è scaduto il 28 febbraio, già da agosto il commerciante aveva chiesto una proroga sulla quale, oggi, si sarebbe dovuto pronunciare il cda della società. Non avendo ricevuto risposta, la vittima ha contattato Helg che, giovedì scorso, gli ha chiesto una tangente di centomila euro per favorire la pratica: 30 mila euro da dare subito in contante e il resto in rate da 10 mila euro mensili "coperte" da un assegno a garanzia di 70 mila euro. Palazzolo ha chiesto ad Helg un po' di tempo per recuperare i soldi, ma già il giorno dopo è andato dai carabinieri a raccontare tutto. Imbottito di microspie ieri si è presentato all'appuntamento, alla camera di commercio, e ha consegnato il denaro. Ai carabinieri, arrivati subito dopo Helg ha inizialmente detto di non sapere cosa ci fosse nella busta con i soldi e che l'assegno gli era finito per caso nella tasca. Poi avrebbe fatto ammissioni: "L'ho fatto per bisogno, mi hanno pignorato la casa", così si è giustificato nel corso dell'interrogatorio della scorsa notte, dopo avere saputo che gli inquirenti erano in possesso della registrazione della sua conversazione con la vittima all'atto della consegna dei soldi. 

Appena un anno fa, Helg aveva approvato insieme alla giunta della Camera di Commercio il piano di prevenzione della corruzione, al fine di "promuovere la cultura della legalità come condizione necessaria per la crescita economica, in particolare, nel campo della lotta al racket delle estorsioni e dell'usura". Inoltre, sempre alla Camera di Commercio è attivo lo Sportello della legalità che opera in stretta collaborazione con la Prefettura di Palermo con la quale ha sottoscritto un Protocollo di Intesa. Intanto, mentre il presidente Helg è rinchiuso nel carcere Pagliarelli di Palermo, la Confcommercio di Palermo ha convocato d'urgenza la giunta esecutiva per assumere gli eventuali necessari provvedimenti. 

Il Presidente della Camera di commercio di Palermo "non si aspettava che l'imprenditore vittima della tangente lo denunciasse ai Carabinieri". A raccontarlo è il Procuratore capo di Palermo, Franco Lo Voi, incontrando i giornalisti al Palazzo di giustizia. A chi gli fa notare che Helg era considerato a Palermo un "paladino della legalità e dell'antimafia", il Procuratore allarga le braccia e dice: "Purtroppo a Palermo succede anche questo…". L'imprenditore della ristorazione si era presentato dai Carabinieri del Nucleo investigativo lo scorso venerdì per denunciare che Helg gli aveva chiesto una tangente da 100.000 euro per ottenere il rinnovo del'affitto del locale all'aeroporto 'Falcone e Borsellino' di Palermo. "Helg ha detto all'imprenditore che se non avesse pagato la tangente si sarebbe opposto al rinnovo del contratto di affitto – spiega il magistrato – e il commerciante pochi giorni dopo si è presentato dai militari dell'Arma".