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PALERMO – I giudici della seconda sezione del tribunale di Palermo hanno condannato a 8 anni di carcere un ex agente di polizia penitenziaria accusato di aver compiuto atti sessuali con la figlia della convivente, che all’epoca dei fatti aveva appena 12 anni. Gli abusi risalgono al 2007 e sarebbero durati circa 3 anni. La vittima, ora maggiorenne, si è costituita parte civile al processo.

La vicenda è venuta fuori dopo il ricovero della ragazzina al pronto soccorso di un ospedale della provincia di Trapani. Ai medici l’adolescente raccontò che l’uomo le aveva procurato lesioni al setto nasale e fece le prime rivelazioni sugli abusi sessuali subiti. Allontanata dalla famiglia e trasferita in un centro per minori con disagi sociali, ha piano piano raccontato le violenze.