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01Uno yacht di 16 metri acquistato con fondi pubblici, ma usato a titolo personale è stato sequestrato a Palermo dalla Guardia di finanza che ha denunciato per truffa aggravata la titolare della ditta che aveva ottenuto i finanziamenti. Durante una serie di controlli finalizzati a contrastare l’evasione fiscale, infatti, le Fiamme gialle si sono imbattute nell’azienda individuale operante nel settore della nautica da diporto. L’impresa aveva dichiarato redditi esigui pur risultando proprietaria di una imbarcazione di grosse dimensioni, acquistata grazie ad un finanziamento comunitario di 180.000 euro. La ditta avrebbe dovuto gestire sia attività di bare boat (locazione settimanale senza equipaggio) sia di crew yacht (noleggio con equipaggio e con affitto di cabine con itinerari turistici prestabiliti). In realtà, i finanzieri hanno scoperto, che pur avendo assunto due dipendenti, era da tempo sostanzialmente inattiva e gli scarsi noleggi rilevati erano stati eseguiti a favore di persone, legate tra l’altro alla titolare della ditta da vincoli di amicizia, che di fatto non avevano usufruito di alcun servizio. Le indagini svolte hanno permesso di accertare che l’imbarcazione è stata utilizzata a titolo privato per partecipare a regate e campionati regionali di vela. Inoltre, i due dipendenti assunti sono risultati essere stretti familiari del titolare dell’impresa e il loro impiego è stato disposto solo per poter accedere al finanziamento nell’ambito del Piano operativo regionale Sicilia per il periodo 2000/2006. La titolare della ditta è stata quindi denunciata alla Procura della Repubblica di Palermo per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, reato per il quale il Tribunale del capoluogo l’ha condannata a 2 anni e 6 mesi di reclusione, oltre a 600 euro di multa. Inoltre, sono stati disposti il sequestro e la confisca dello yacht.

Ilaria Calabrò
Strettoweb