Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Itinerario “Il trionfo della Morte”
Alla scoperta di quattro luoghi della Kalsa che celano potenti raffigurazioni della morte
Domenica 3 febbraio 2019 ore 11 – Durata: 2 ore circa. Costo € 12
Prenotazione obbligatoria: 3298765958 – 3207672134 – www.terradamare.org/infoline

Esplorare luoghi in cui la morte, la sua raffigurazione, la sua simbologia o gli usi e le attività legate ad essa siano collante di questa passeggiata,
permette di osservare la bellezza di composizioni antiche, di spazi della memoria e luoghi poco noti, di ritrovare la sensibilità di quegli uomini che
nei vari secoli hanno dato forma a questo tema.
Si inizierà da ‘Il Trionfo della Morte’ attribuito a un maestro catalano e dipinto in Palazzo Sclafani, ma oggi a Palazzo Abatellis, di fortissimo impatto
emotivo nella figura dello scheletro-cavaliere, in un meraviglioso giardino abitato, in cui la risonanza psicologica e umana del manifestarsi della morte
si traduce nelle espressioni di stupore, terrore, incredulità, paura di tutti i soggetti.
Successiva tappa, caratterizzata da un austero prospetto, in via Alloro, la Chiesa dei Cocchieri, dalla scala ricavata nel pavimento della chiesa si accede
alla cripta, di circa 150mq, si estende sotto la chiesa e parte della strada; ha ben mantenuto l’aspetto originario, poichè questo ambiente fu utilizzato come
luogo di culto prima dalla confraternita dei Carrettieri e dopo il 1590 da quella dei Cocchieri, oltre i loculi e il colatoio, vi sono elementi decorativi e pitture parietali.
È tra le più grandi cripte della città.
Il percorso continuerà, attraversando diverse vie che ricordano antichi mestieri della città fino a giungere alla particolare origine del vicolo della morte, nel cuore
di Piazza Garraffaello, penultima tappa, preludio della Chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti, risalente al 1508, i confrati, che qui avevano la loro sede, adempivano
al compito di assistere spiritualmente i condannati a morte con digiuni e preghiere nei tre giorni precedenti l’esecuzione.