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Si è spenta a 81 anni a Palermo Evelyn Aouate. Il suo nome era noto come uno dei più rappresentativi della comunità ebraica del capoluogo. Era presidente dell’Istituto di Studi Ebraici, fondato da lei negli anni Novanta ed è stata imprenditrice di uno storico negozio di abbigliamento della città.

Il cordoglio del sindaco di Palermo per Evelyne Aouate

«Esprimo tanto, profondo dolore e affettuosa vicinanza ai familiari di Evelyne Aouate, rappresentante esemplare della comunità ebraica nella nostra città e presidente dell’Istituto siciliano di studi ebraici, alla quale la Amministrazione comunale ha conferito la Tessera preziosa del mosaico Palermo».

Queste le parole del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, appresa la notizia della scomparsa di Aouate. Nata in Algeria e costretta a lasciare il paese d’origine con la famiglia e a rifugiarsi a Parigi, si era successivamente trasferita a Palermo, dove divenne una tra le principali animatrici della comunità ebraica.

In occasione del conferimento della Tessera preziosa, il 30 novembre del 2017, il sindaco sottolineò come Evelyne Aouate rappresentasse «la storia dell’ebraismo, del suo essere collegato a tanti luoghi e del suo essere fedele ad una tradizione millenaria. Con l’Istituto di studi ebraici la comunità ebraica non soltanto custodisce e promuove il ricordo della storia degli ebrei in Sicilia ed al loro apporto alla nostra comunità, ma è anche luogo e strumento di promozione dell’incontro fra le diverse religioni monoteiste in una prospettiva ecumenica, in sintonia con la tradizione e la storia di Palermo e della Sicilia».

Aouate arrivò per la prima volta a Palermo a 18 anni, per una vacanza estiva. Si innamorò subito della città e dell’uomo che sarebbe diventato suo marito. «Da allora non lasciò mai Palermo. Ha aperto la “Gigi boutique” in via Principe di Villafranca che ha fatto storia. Mia madre ha vestito le donne di questa città», racconta a Repubblica la figlia Paola che, con la sorella Marinda gestisce l’atelier “Le.Gi di Valentino” in via Ruggero Settimo, avviato dai genitori.