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PALERMO – La folla ostacola l'arresto di un 20enne, che alla fine viene comunque fermato. È accaduto a Palermo, e purtroppo non è nemmeno il primo, vergognoso episodio di questo genere. Una storia che per fortuna non raggiunge l'acme di quella, davvero esecrabile, andata in scena a Catania. Dopo il caos, il giovane, D.M., è finito in manette per tentato furto, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. 

Tutto è iniziato quando gli agenti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico sono intervenuti in piazza Benvenuto Cellini, nel cuore del quartiere Cep, su indicazione della centrale operativa, a seguito di una segnalazione di un tentato furto in un'abitazione. Giunti sul posto, i poliziotti hanno ascoltanto il proprietario dell’appartamento, che ha spiegato di aver visto scendere un giovane, lungo i tubi del gas. 

Durante le fasi del racconto, il malvivente è uscito improvvisamente allo scoperto. Un breve inseguimento, fino a quando i poliziotti sono riusciti a bloccarlo, con non poche difficoltà, in via Paladini. Durante le fasi dell’arresto un capannello di persone ha accerchiato gli agenti, nel tentativo di agevolare la fuga del ladro, mentre altri hanno cercato il "confronto" con il ragazzo con intenzioni bellicose. I poliziotti si sono trovati in una situazione paradossale: in primis hanno cercato di vincere la resistenza del 20enne, ma allo stesso tempo hanno cercato di difenderlo da chi voleva aggredirlo.