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Presentata nell’aula magna di Palazzo Steri, sede del Rettorato a Palermo, la Giornata conclusiva dell’anno di commemorazione delle stragi di Capaci e Via D’Amelio che si terrà sabato prossimo 12 novembre e culminerà nell’intitolazione dell’aula bunker del carcere Ucciardone ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e proseguirà, in serata, al Teatro Massimo con l’esecuzione del Requiem per le vittime della mafia.

L’evento, a cui parteciperanno tra gli altri il Capo dello Stato Sergio Mattarella e i ministri della Giustizia e dell’Interno Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, è stato organizzato dall’Asssociazione Nazionale Magistrati, dalla Fondazione Progetto Legalità e dalla Fondazione Vittorio Occorso.

“Il maxiprocesso alla mafia, celebrato nell’aula bunker che verrà intitolata a Falcone e Borsellino, segna una linea di confine tra un prima e un dopo ed è la prima vera risposta dello Stato capace, finalmente, di affermare la propria autorità e rappresentare il crollo del mito dell’invincibilità della mafia”, ha detto il presidente della Corte d’Appello Matteo Frasca che ha sottolineato l’importanza di trasmettere la memoria alle giovani generazioni.

“Vogliamo che la memoria diventi germe vivifico attraverso la la cultura e l’arte è la massima espressione della cultura. Perciò abbiamo pensato di rappresentare, a distanza di 30 anni dalla sua composizione, il requiem per le vittime della mafia scritto da sette musicisti dopo le stragi del ’92 su testo di Consolo, con l’idea di farlo sentire alle giovani generazioni”, ha spiegato Lia Sava, procuratrice generale di Palermo.

Alla presentazione dell’evento hanno partecipato anche il presidente del tribunale di Palermo Antonio Balsamo, Leonardo Agueci, presidente della Fondazione Progetto Legalità, il sovrintendente del Teatro Massimo Marco Betta, tra i compositori del Requiem, il rettore Massimo Midiri e la presidente dell’Anm palermitana Clelia Maltese che ha annunciato che il 12 novembre l’Associazione del capoluogo siciliano passerà il testimone ai colleghi fiorentini in vista del trentesimo anniversario delle stragi del Continente culminate, il 27 maggio del 1993, nell’attentato ai Georgofili.

Dopo l’intitolazione dell’aula bunker, che ospiterà anche la mostra fotografica dell’ANSA L’eredità di Falcone e Borsellino, si terrà il convegno Quando l’arte si fa strumento di legalità con gli interventi, tra gli altri, dell’ex procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi, del procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, del capo della Dna Giovanni Melillo. Le commemorazioni continueranno alle 20.30 al Teatro Massimo con il Requiem.