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PALERMO – Una bambina di 6 anni ferita a un occhio sarebbe stata "sballottata" da un pronto soccorso all'altro a Palermo. Lo scrive "BlogSicilia", ricostruendo l'odissea della sua famiglia. Sul sito si legge: 

Prima tappa l’area di emergenza dell’ospedale Civico di Palermo dove bimba e genitori venivano, però, fermati sulla porta da un vigilantes prima di accedere al triage. La bambina è in età pediatrica quindi deve andare al di Cristina. Ma i preoccupati genitori oppongono una obiezione. Si tratta di una ferita all’occhio non di questioni legate all’età pediatrica e per questo sono lì anche con un po’ di apprensione. La bimba dolorante resta in attesa, il vigilantes si allontana, poi torna e ribadisce: ‘La procedura è questa, dovete andare al Di Cristina'.

Già in agitazione e innervositi dal trattamento i genitori portano la piccola all’Ospedale dei Bambini. Qui la nuova sorpresa. Dopo l’attesa arriva il primo responso. 'Il problema non può essere affrontato all’ospedale pediatrico perché si tratta di questione oculistica quindi un nuovo rinvio al reparto oculistico del Civico'.

Il racconto di "BlogSicilia" prosegue: "Scatta l’indignazione dei genitori che a quel vigilantes al civico avevano detto proprio questo ma erano stati rinviati all’ospedale pediatrico senza che la bambina fosse vista neanche dall’addetto al triage che si suppone (e spera) avrebbe capito il problema indirizzando correttamente. Terzo Pronto Soccorso e finalmente la diagnosi e la terapia: ‘abrasione della cornea’. la famiglia ora denuncia quanto accaduto. Se il caso fosse stato più grave quali conseguenze avrebbe avuto la bambina da questo rimpallo assurdo di competenze peraltro errato?

Ci trattano come se fossimo tutti una massa di ignoranti e non capissimo dove andiamo e cosa facciamo – dice il padre della piccola a BlogSicilia chiedendo di rimanere anonimo – chiedevano solo che fosse personale sanitariamente qualificato a guardare nostra figlia e a indicarci il giusto percorso invece abbiamo dovuto fare il giro di tre diverse strutture prima che un medico o un infermiere qualificato valutassero l’incidente e le sue conseguenze".