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PALERMO – Presunti truffatori in azione a Palermo a bordo di un Suv. Decine di segnalazioni a polizia e carabinieri tra piazza Turba e corso Calatafimi, riporta "LiveSicilia". Si tratta dell'ormai proverbiale truffa dello specchietto, con i malcapitati automobilisti che sentono qualcosa battere sulla carrozzeria della loro macchina.

Un automobilista racconta: "Mi hanno detto che potevamo metterci d'accordo, ma non mi hanno convinto, avevano un atteggiamento ambiguo. Credo si trattasse di tre rom". Uno degli specchietti del Suv, però, non era danneggiato ma "quasi sradicato. Di certo non si era ridotto così per colpa mia. Così ho accelerato e sono andato via, ma hanno tentato di bloccarmi".

Come funziona, quindi, la truffa? La vittima avverte il rumore di un colpo molto forte sul mezzo, creato in realtà con un bastone o con una pallina, dando l’illusione di un urto immediato. A quel punto il truffatore, di solito insieme a un complice, mette in scena il raggiro, indicando lo specchietto danneggiato e chiedendo i soldi in contanti per evitare di mettere di mezzo l'assicurazione.

La vittima spesso paga perché convinta di essere davvero nel torto o per il timore che dalla truffa si passi alla rissa. L'ammontare del raggiro, di solito, è tra i 20 e i 50 euro. Si ritrova così a sborsare dai venti ai