Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Operaio massacrato in pieno giorno a Palermo. Giovanni Lo Giudice, 46 anni, è un edile dipendente della Sikelia costruzioni spa. È stato aggredito nei giorni scorsi, intorno a mezzogiorno, in una delle sedi del cantiere del collettore fognario, il deposito del Foro Italico di Palermo. Un ladro di ferro si è introdotto nella zona recintata con il suo "lapino" per rubare del materiale ferroso in uso nel cantiere. 

L'operaio edile in quel momento era solo e stava sistemando il materiale dentro un container. Ha cercato di opporsi al malvivente, a quel punto inizia il racconto drammatico dello stesso Lo Giudice: 

Stavo conservando del materiale in deposito quando da lontano ho visto quest’uomo, col suo lapino, che stava iniziando a trafugare dei pezzi di ferro. Mi sono avvicinato e ho cercato di spiegare che non poteva portare del ferro senza l’autorizzazione e che io non avrei potuto autorizzarlo in quanto non ero il responsabile del cantiere e che mi avrebbero licenziato. A quel punto mi ha detto: voltati dall’altro lato e fai finta di non vedere. Io gli ho risposto di accomodarsi fuori. E gli ho ripetuto che non poteva portare fuori da lì materiale che serviva al cantiere, come stava facendo. A quel punto mi ha dato del cornuto e sbirro, mi ha afferrato la faccia graffiandomi a sangue. Era possente. Mi ha sferrato calci e pugni e poi mi ha colpito con un picchetto di ferro sulla schiena e sono caduto sbattendo la testa. Deve essere scappato subito perché qualche secondo dopo sono riuscito a sentire una macchina fuori che frenava e gente che urlava.

L'operaio massacrato ha ricevuto un primo soccorso dagli addetti dell'impresa, poi è stato accompagnato al pronto soccorso di Partinico, il suo paese, dove è stato sottoposto a una tac. I medici hanno rilevato diverse escoriazioni e una contusione a un piede. Il brutto episodio è stato denunciato ai carabinieri.

Il segretario della Fillea Cgil di Palermo, Francesco Piastra, e Totò Bono, della segreteria della Fillea di Palermo, esprimono solidarietà all’operaio ferito e chiedono maggiore sicurezza:

Chiediamo maggior sicurezza nei cantieri di lavoro e l’introduzione della videosorveglianza. La crisi spinge anche a questo, a non avere nessuna esitazione a rubare in pieno giorno e ad affrontare l’ostacolo che si para davanti a viso aperto. Ci deve essere più attenzione da parte delle ditte per la salvaguardia dei lavoratori, a partire dal garantire adeguate misure di prevenzione e di tutela delle normative sulla sicurezza. I cantieri edili sono storicamente luoghi molto pericolosi, l’attenzione deve essere sempre alta e costante.