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PALERMO – Per sfrattare gli inquilini li massacrano di botte. Volevano rientrare in possesso di una casa alla Zisa data in affitto da un parente a due cittadini stranieri e così hanno aggredito i due affittuari con calci e pugni. Tre fratelli – M.B., E.B., C.A. di 30, 42, e 37 anni – sono stati arrestati dalla polizia con l'accusa di tentata estorsione aggravata e lesioni personali aggravate.

I tre si sono presentati presso l’abitazione dei cittadini ghanesi, dapprima minacciandoli, poi aggredendoli in maniera brutale. I tre fratelli volevano che gli inquilini andassero via nonostante avessero un regolare contratto con scadenza nel novembre 2018.

Spiega la polizia: "I tre una volta entrati nell'immobile avevano colpito con calci e pugni i due stranieri e, facendo intendere di essere armati, gli avevano intimato di lasciare la casa". Fondamentale per le indagini la visione di alcune immagini recuperate dagli investigatori e l'ascolto di alcune conversazioni tra gli aggressori, che si "vantavano" del loro operato. I tre adesso sono ai domiciliari.