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Pizzo ad una ditta di trasporti: mazzette da 500 euro in occasione delle festività. Con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso due persone sono state arrestate a Palermo dai carabinieri del Nucleo Investigativo e dal Gico della Guardia di Finanza.

Gli ordini di custodia cautelare, emessi dal Gip del tribunale di Palermo Sergio Ziino su richiesta dei magistrati della Dda che coordinano le indagini, sono stati eseguiti ai danni di Giuseppe La Torre, di 63 anni, e Danilo Gravagna, di 37anni.

I due arrestati, secondo gli investigatori, avrebbero costretto il titolare a pagare 500 euro in occasione delle festività di Natale e Pasqua. Poi avrebbero tentato di imporre all'azienda, che lavora nei trasporti anche all'estero, di affidare tutti i trasporti alla ditta gestita dallo stesso Gravagna. Dalle indagini, che costituiscono il seguito  dell'operazione "New Gate" dell'ottobre 2013, è venuto fuori che la ditta dal 2007 e fino al 2010 avrebbe pagato il pizzo a esponenti  di "Cosa Nostra" poi arrestati nell'operazione "Eleio" del giugno 2010.

Dopo l'operazione, il pagamento del pizzo si era interrotto per un anno, e poi è ripreso in seguito alle minacce di La Torre e Gravagna. I due erano già stati arrestati il 17 ottobre 2013, insieme ad altre venti persone, perché considerati appartenenti a un'associazione per delinquere dedita alla commissione di furti, rapine, ricettazione, commercio di prodotti con contrassegni falsi, sequestro di persona ed altri reati.