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Emanuele Pilo era intento a scavalcare il cancello dell'abitazione dell’ex moglie quando il suocero l’ha colpito uccidendolo. Adesso Gioacchino Di Domenico deve scontare 10 anni di pena, con rito abbreviato, per un fatto commesso nell’ottobre del 2012.

La vittima, Emanuele, era un netturbino di 27 anni che non aveva accettato il fallimento del matrimonio con la sua compagna. In tutti i modi, aveva provato a riallacciare i rapporti, prima con la donna e a seguire con i familiari, senza nessun risultato.

Il fallimento diventò così incolmabile che l’uomo, forse senza neanche rendersene conto, era diventato ossessivo negli atteggiamenti ma soprattutto con la presenza. I familiari e la compagna lo avevano già denunciato per stalking alle autorità competenti, ma a nulla era servito il divieto di avvicinarsi alla moglie ed ai figli.

Così un pomeriggio nei pressi dell’abitazione dell’ex moglie a Falsomiele, l’uomo ha tentato di scavalcare la recinsione. Fu in quel preciso istante che il padre della ragazza avrebbe sparato un colpo, centrando in pieno il petto del giovane netturbino.

Oggi la condanna a 10 anni.