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La “Palermo Underground Map” nasce da un’idea del palermitano Turi Messineo, tatuatore, musicista e autore: esce dopo mesi di lavoro e confronto con Dario “Dr. Pepper” Maggiore, disegnatore e musicista di Milano .

Palermo Underground Map, la mappa inedita della città

La città di Palermo sa generare narrazioni infinite: è una musa ispiratrice di racconti che riescono a esplorarne le infinite tracce e le anime che è sempre stata in grado di abbracciare, lungo un percorso che unisce epoche, luoghi e persone. Tra passato e presente, con lo sguardo sempre rivolto al futuro, si muove tra musica e culture, pagine di letteratura e avvenimenti che meritano di essere ricordati.

Accade così che, accanto ai terreni famosi e più battuti, se ne possano percorrere molti altri, forse meno noti, ma non per questo meno affascinanti. Sono i terreni dell’Underground, di quelle parti di città che hanno vissuto – e continuano a vivere – con passione movimenti e scene musicali, coinvolgendo generazioni diverse e facendo proprie istanze e ispirazioni provenienti dal resto d’Italia, ma anche ben oltre dai confini nazionali.

Per avventurarsi in quei terreni, scoprirli o riscoprirli, Turi Messineo (tatuatore, musicista e autore palermitano) ha pensato alla “Palermo Underground Map“, una mappa inedita della città, che esce adesso dopo mesi di lavoro e confronto con Dario “Dr. Pepper” Maggiore (già chitarrista dei La Crisi e disegnatore).

Un percorso tra esperienze, persone, movimenti e musica

“Insieme a Dario abbiamo iniziato a parlarne subito dopo l’uscita della sua mappa della Milano Punk un paio di anni fa“, ci racconta Turi Messineo. Dario “Dr. Pepper” Maggiore, infatti, è anche ideatore del Filler DIY, realtà indipendente che raccoglie grafici, musicisti e illustratori della scena indipendente italiana: “Ha disegnato una mappa super colorata e ricca, che raccoglieva la storia e le zone della scena punk milanese”, prosegue Turi.

Da qui, l’idea di fare qualcosa di analogo su Palermo: “Lo scorso inverno abbiamo iniziato a collaborare per la creazione di una mappa che, su quello stampo potesse raggiungere tutti quanti anche qui a Palermo, raccogliendo la massima e più importante parte della storia e delle zone che hanno dettato il corso della scena Underground in città“.

Il progetto copre uno spazio temporale che va dalla fine degli anni Ottanta fino ai giorni nostri, visto l’inserimento di realtà come Punk Funk, nuovo punto di riferimento dell’Underground palermitano.

“La mappa, prima di tracciare un percorso, racconta delle esperienze, ed è anche per questo motivo che è stata fatta una sorta di selezione che potesse far muovere insieme ai luoghi citati e alle vie, le persone e i movimenti e la musica che insieme hanno dato vita e modi agli stessi citati”, spiega Messineo.

Si “cammina” così tra spazi occupati, bar, sale prova nascoste e segrete, piazze, graffiti shop, negozi di dischi, “squat” e luoghi di incontro che scandiscono la planimetria della città di Palermo lavorata e ridisegnata da Dario e Turi attraverso carta lucida, chine ed una attenta ripassata digitale”.

Dal Teatro Montevergini all’Ultragas Squat fino alla meno nota piazzetta Sardegna, passando attraverso box utilizzati come sala prove ed altri locali che adesso non ci sono più, come il Rocket Bar. Alcuni luoghi e punti di riferimento, precisa Turi, sono stati omessi, altrimenti l’impatto grafico sarebbe risultato troppo confusionario ed esagerato, fino a coprire le stesse vie della città.

Palermo è da sempre rimasta particolarmente accesa ed attiva senza che le masse se ne rendessero conto e forse attraverso questa mappa si potrà far risuonare ad alto volume qualcosa come da tempo non stava più succedendo cercando di nuovo di raccogliere anche parte delle nuovissime generazioni, dal basso“, conclude Turi Messineo.

La “Palermo Underground Map” è ora disponibile in formato fisico, su poster 50×70, stampato a colori su carta riciclata, dal peso di 320 g circa. Si terrà a breve un evento di presentazione che cercherà di raccogliere buona parte della scena underground palermitana, creando dibattiti per ricordare e far parlare ancora tutti questi posti citati.