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Dal calore della Sicilia all’austerità dell’Austria, nel segno della migliore cucina dell’isola. Il famoso chef Ciccio Sultano, bistellato del ristorante Duomo di Ragusa, ha scelto Vienna per dare vita a un’interessante avventura all’estero. Qui, infatti, aprirà il suo Pastamara, bar con cucina all’interno dell’Hotel Ritz Carlton, a pochi passi dello Staatsoper, il teatro dell’Opera. A dare notizia dell’apertura è stato lo stesso chef siciliano, che su Facebook ha annunciato:

«A dicembre del 2018, aprirà il Bar con Cucina Pastamara, all’interno del The Ritz Carlton, nel centro di Vienna, lungo il famoso Ring boulevard, poco lontano dalla Staatsoper, il Teatro dell’Opera. Cucina siciliana, dalla prima colazione alla cena, passando per gli aperitivi, firmata Ciccio Sultano, due stelle Michelin».

Il nuovo locale, che si trova nello storico albergo viennese, è stato disegnato da Tarruella Trenchs Studio e pensato come uno spazio conviviale, un ambiente urbano contemporaneo, accogliente, nel quale ci si possa rilassare e stare bene, degustando ottimi piatti.

Cucina siciliana a Vienna: le proposte di Pastamara

«Cucineremo siciliano per il singolo cliente o per più commensali, alla maniera antica con più piatti al centro della tavola – sottolinea Ciccio Sultano – si potrà sorseggiare un vino siciliano e non, un drink, un cocktail, un caffè. Il bello di Pastamara è di affacciarsi nella lobby di un grande hotel internazionale».

«Possiamo paragonarla a una piazza, aperta sul mondo e al tempo stesso riservata, dove la qualità assoluta del cibo e delle preparazioni mettono in gioco la semplicità, tra cucina educata e cucina gourmet, in un contesto elegantemente informale.Ho scelto il nome Pastamara, che in siciliano sta per cioccolato, associando questa spezia al senso del viaggio. Dal Nuovo al Vecchio Mondo, da Ragusa a Vienna, dal Mediterraneo alla Mitteleuropa. Oggi, il cioccolato è l’alimento che dopo il sale viaggia di più per il pianeta. E così, nel logo Pastamara, la fava di cacao si è trasformata simbolicamente in macchina volante, un po’ Zeppelin, un po’ mongolfiera».