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L'azienda sanitaria Villa Sofia Cervello di Palermo e quattro medici sono stati condannati dal giudice della terza sezione Civile del Tribunale di Palermo a risarcire con 850mila euro i familiari di Maria Grazia Li Vigni, morta a 32 anni sopo essere stata visitata e dimessa tre volte dal pronto soccorso.

La donna morì il 6 gennaio del 2012. Per la dottoressa Maria Antonietta Geraci, difesa dall'avvocato Francesco Pepe, il giudice ha respinto la richiesta di risarcimento.

La 32enne aveva subito un parto cesareo il 5 dicembre del 2011. Per tre volte – il 13, il 17 e il 26 dicembre del 2011 – era arrivata al pronto soccorso dell'ospedale Cervello perché stava male. Poi è morta, il 6 gennaio del 2012. "La sussistenza di una responsabilità dei sanitari in relazione alla morte della giovane – si legge nella sentenza – emerge inequivocabilmente dalle risultanze della consulenza medico-legale".