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Don Carlo Chiarenza, prete di Acireale accusato di abusi sessuali, è stato condannato in via definitiva. Lo ha deciso la Congregazione per la dottrina della fede, che ha rigettato il ricorso presentato da monsignor Chiarenza, già condannato in primo grado nel luglio del 2013.

Come riportato da CataniaToday:

Dichiarato colpevole, a Chiarenza vengono comminate una serie pene canoniche: obbligo di dimorare fuori dalla Metropolia di Catania per tre anni in un luogo concordato tra il vescovo di Acireale e il vescovo ospitante; divieto per tre anni di celebrare in pubblico la Santa Messa, gli altri sacramenti e sacramentali. Ancora divieto perpetuo di confessare ed esercitare la direzione spirituale, e di ricevere in futuro incarichi ministeriali che possano comportare contatto con i minori; privazione di ogni ufficio ecclesiastico attualmente ricoperto, salvo quanto disposto dall’Ordinario proprio in ordine al suo adeguato sostentamento; divieto di partecipare ad assemblee ecclesiali o manifestazioni civili come pure di rilasciare interviste sui fatti accaduti.

Il prete di Acireale dovrà inoltre risarcire la vittima, Teodoro Pulvirenti, con la somma di 50.000 euro, entro 24 mesi dalla notifica di questo decreto. Ancora, dovrà pagare le spese processuali, pari a 4.000 euro.