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Aveva passato tutta la giornata a chiedere del figlio. Enza Sansone, la madre del piccolo Giuseppe, 7 anni, dall’ospedale Villa Scassi di Genova, dov’era ricoverata con fratture e ustioni, voleva delucidazioni sulle condizioni del bambino. Solo in serata hanno avuto il coraggio di dirle che suo figlio non ce l'ha fatta. Il bambino che lei e suo marito Alessio Fraietta avevano lasciato cadere dalla finestra del loro appartamento di Casella, nell’entroterra genovese, ormai invaso dalle fiamme, aveva battuto troppo violentemente il capo per consentire ai medici del Gaslini di fare il miracolo.

Lei da sola ha deciso di dare il consenso all’espianto degli organi, mentre il marito è ancora in coma farmacologico in un terzo ospedale della città, il Galliera, per fratture agli arti e ustioni molto più gravi. L’espianto è stato eseguito domenica mattina dall’equipe del centro trapianti di Genova insieme al personale del Gaslini. Il fegato è stato destinato al Policlinico di Milano, cornee e reni sono invece rimasti a Genova.

"Una tragedia come questa si conclude con un atto di speranza e di vita. Abbiamo fatto di tutto per salvare il povero bambino ma purtroppo fin dall’inizio le sue condizioni erano disperate. In questo momento però è giusto sottolineare l’atto di generosità della mamma", commentano dal Gaslini.