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Picciotto cosa significa e da dove ha origine la parola siciliana

  • Picciotto, origine e significato della parola siciliana.
  • Tutti la conoscono e l’hanno utilizzata almeno una volta, ma sapete da dove arriva?
  • La curiosità sulla lingua siciliana.

Amuninni, picciotti!”. Tutti abbiamo sentito, almeno una volta nella vita, questa frase. La parola siciliana picciotto è conosciuta ben oltre i confini della Sicilia ed è entrata nel gergo comune, complice anche alcune opere letterarie e televisive.

In siciliano picciottu, il suo significato più “puro” è quello di “ragazzo“, “giovanotto”. Nella variante “picciutteddu” indica un ragazzino più piccolo. Con il tempo ha assunto una connotazione più negativa, legata all’affiliazione ad organizzazioni malavitose. Si tratta di una parola dalle radici abbastanza interessanti.

Picciotto, dal francese ai Mille di Garibaldi

Ancora una volta ci colpano i francesi. A quanto pare, infatti, l’origine del termine picciotto è da ricercare nel francese “puchot“. Questa parole sarebbe entrata nel siciliano (e nel napoletano) in questo modo. Da qui, sarebbe poi passata all’italiano attraverso la spedizione dei Mille di Garibaldi. Cosa c’entrano i Mille?

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Il dizionario Treccani riporta che con questo termine si indicava: «ciascuno dei componenti le bande siciliane che, nel 1860, presero parte alla battaglia di Calatafimi e alla presa di Palermo, unendosi ai Mille per cacciare dalla Sicilia i Borboni (in un primo tempo erano stati indicati dal comando garibaldino come «Cacciatori dell’Etna», poi prevalse la denominazione picciotto, di origine popolare)».

La parola si usa anche nella forma femminile, diventando picciotta. Come abbiamo anticipato, la parola ha finito per assumere una connotazione negativa. A partire dal Novecento, la si ritrova per indicare un appartenente ai gradini più bassi all’interno dell’organizzazione criminale cosa nostra.

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Ancora prima, nella seconda metà dell’Ottocento, i camorristi napoletani chiamavano Picciotto o Picciotto d’onore colui che ricopriva il grado gerarchico più basso della struttura.  Si accedeva al grado di Picciotto dal precedente Tamurro.  Nella ‘Ndrangheta il Picciottu o Picciotto liscio è la prima dote (valore di merito che conferisce il passaggio di grado nell’organizzazione) che si riceve quando si è contrasti onorati, cioè tutte quelle persone che potrebbero diventare affiliate. Foto: Vladimer ShioshviliLicenza.

Redazione