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Pizza alla farina di grilli. Non una follia e nemmeno una boutade, ma la novità lanciata dalla scuola per pizzaioli "Margherita 2000", in provincia di Padova. Stando a quanto raccontato a "Il Mattino di Padova" da Riccardo Broch, titolare dalla scuola, il sapore è simile a quello della farina di spinaci.

"Con tale farina abbiamo realizzato una pizza con asparagi, mozzarella e pomodoro e una pizza bianca con i funghi. L’impasto con gli insetti è scuro, come quello fatto con farina di spinaci. Il sapore è simile a quello della pizza fatta con farina di spinaci. La farina di grilli non contiene glutine e quindi è ideale per i celiaci".

L'uso della ferine di insetti è stato lanciato a Expo e in molti hanno storto il naso, anche se questa controversa novità ha già toccato la pasta e gli allevamenti di grilli non sono affatto fantascienza. "Ho pensato che fosse arrivato il momento anche per noi di sperimentare questa nuova forma di cucina. Con la scuola ho voluto abbattere il gap culturale, che invece ancora persiste in Italia", spiega Riccardo Broch. La farina di grilli, ma anche quella di cavallette, potrebbe avere costi inferiori rispetto alla tradizione farina per pizza.

I vantaggi sono molteplici: "La farina di insetti ha una qualità maggiore ed è buona. Il costo sulla carta sarebbe bassissimo, ma il problema è che questo tipo di farina si può comprare solamente all'estero. Quindi è necessario importarla, come abbiamo dovuto fare noi con un acquisto online. Questo ha inevitabilmente fatto lievitare alle stelle il costo. Un chilo di farina tradizionale costa 1 euro, mentre un chilo di farina di grilli costa oggi circa 100 euro. Noi abbiamo speso 28 euro per acquistare 200 grammi di farina di grilli".