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Voleva solo portare un giocattolo a suo figlio, ma le conseguenze del suo gesto sono state inaspettate e molto pesanti. Una netturbina è stata licenziata a Torino poiché ha preso un gioco dai rifiuti. A raccontare la vicenda, ai limiti del paradossale, è il quotidiano La Stampa: «Ho perso il lavoro – ha detto la donna – perché volevo portare un regalo a mio figlio, ma io non ho mai rubato nulla nella mia vita». La quarantenne, separata con figli, è una ex dipendente del Cidiu, azienda che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti nella parte Ovest di Torino.

A motivare il licenziamento, "l'appropriazione indebita di un bene non di sua proprietà". Il bene in questione è un monopattino, vecchio e scassato, recuperato da un cassonetto. «Erano le 6 del mattino e una collega mi ha passato quel giocattolo: «Portalo a tuo figlio». Non so chi l’avesse preso, né chi l’avesse portato lì, ma a quell’ora non sono stata a fare domande. L’ho messo vicino al mio armadietto e poi l’ho chiuso in auto. Non avrei immaginato che da quel momento sarebbe iniziato un incubo». La donna lavorava per la società dal 2006 e adesso si è rivolta ai giudici per riavere il suo lavoro, sperando di essere ascoltata.