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pomodoroIl pomodoro Ferrisi nasce tra la fine degli anni 50 e gli inizi del 60. Il padre di Francesco Ferrisi (attuale conduttore dell’azienda) proprio in quegli anni intraprende le prime coltivazioni di pomodoro costoluto. Mancando in quel periodo gli impianti serricoli, subentrati solo qualche anno dopo, la coltivazione avveniva con ripari di fortuna, quali piante di fichi d’india e arelle di canne, messe come riparo per le giovani piantine. Già dall’inizio il prodotto derivato da quelle coltivazioni, sia per gli apporti idrici d’acqua molto salmastra, sia per le tecniche di coltivazione e di concimazione, che per il clima particolare di questa zona della Sicilia orientale, si dimostrò al di sopra di tutti gli standard organolettici e qualitativi di questa varietà; imponendosi con la sua straordinaria dolcezza su tutti i mercati dove veniva commercializzato.

Sul finire degli anni 60 l’azienda Ferrisi si presentò col proprio prodotto nel mercato di Torino, dove negli anni si è conquistato la fiducia dei consumatori più accorti (avendo continuato la coltivazione con gli antichi metodi colturali) e giungendo ad essere identificato non più come un qualsiasi pomodoro costoluto, ma come “pomodoro Ferrisi”: un riconoscimento che per noi vale più di un “I.G.P.”. Dal 2002 il marchio Ferrisi è un marchio registrato, per ovviare a numerosi tentativi di contraffazione, pratica che tutt’oggi è messa in atto da qualche produttore o rivenditore senza scrupoli che pensa basti avere del costoluto per poterlo vendere come pomodoro Ferrisi, invadendo così il mercato con prodotti senza gusto, che nulla hanno a che vedere con il nostro pomodoro. L’unico pomodoro Ferrisi lo riconoscerete dal marchio: “Gli antichi sapori” e ovviamente da un gusto unico che non si può imitare.

Da: http://www.pomodoroferrisi.it/storia.html