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PorcedduDell’agricoltura trapanese. Seminati tra marzo e aprile, si raccolgono a partire dal mese di giugno e la loro caratteristica più importante è la serbevolezza. Ottimi fino a Natale e oltre – un tempo di conservavano anche fino a febbraio – con il passare del tempo diventano addirittura più buoni: tradizionalmente, dopo la raccolta, si sistemavano sulle terrazze delle case oppure si appendevano ai balconi. Per questo si chiamano meloni d’inverno. Un nome che indica una famiglia di vecchie varietà che stanno rischiando di scomparire. Una di queste è il purceddu d'Alcamo: ha la buccia verde e rugosa e la forma ovale, è una varietà rustica, che si conserva a lungo e che va coltivata rigorosamente in asciutto. La polpa bianca è succosa e diventa più buona e dolce con il passare del tempo grazie alla progressiva concentrazione degli zuccheri contenuti nella polpa. Ma il melone purceddu è anche un ottimo frutto da tavola, ed è uno degli ingredienti del gelato e delle tradizionali granite siciliane. I meloni coltivati nelle campagne di Alcamo e dei comuni circostanti da sempre sono acquistati da grandi grossisti campani che li rivendono sui mercati di Napoli. I meloni d'inverno sono ricercatissimi e spesso quelli acquistati in Sicilia sono poi spacciati per meloni campani. Il ricavo per i coltivatori siciliani è minimo e questa coltivazione sta diventando sempre meno redditizia: per questo un piccolo gruppo di agricoltori si è riunito in un Presidio per tentare una commercializzazione autonoma. I produttori hanno fondato un'associazione e hanno trovato un locale dove far maturare i meloni. La tecnica consolidata era quella di appoggiare i meloni sul pavimento di un locale fresco e ventilato, sistemandoli a strati uno sull'altro, e di rivoltarli periodicamente per evitare marciumi. I coltivatori del Presidio l'hanno migliorata: hanno avvolto i meloni in retine e li hanno appesi a strutture in legno, come nelle stagionature di salumi, uno ad uno: in questo modo non è più necessario rivoltarli ed è semplice separarli secondo le varie calibrature. 

Area di produzione
Comune di Alcamo (provincia di Trapani) e parte dei comuni di Camporeale, Roccamena, San Giuseppe Iato (provincia di Palermo)