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È una terribile storia quella che arriva dagli Stati Uniti, e più precisamente da Chicago. Una ragazzina di 15 anni è stata accerchiata da un gruppo di coetanei che l’hanno stuprata trasmettendo l'orrore in diretta su Facebook Live. Ad assistere davanti a un pc, dall'altra parte, c'erano almeno 40 persone, ma nessuno di loro ha chiamato la polizia al 911. Al momento è stato fermato soltanto un 14enne, sospettato di aver agito insieme ad altri 5-6 ragazzi.

Tutti rischiano di essere condannati per violenza sessuale aggravata e per aver prodotto e diffuso materiale pedopornografico. La ragazza era sparita il 19 marzo dopo essere uscita e aver visitato un negozio non lontano da casa, nel sobborgo di Lawndale. È stata ritrovata dopo 24 ore e ricoverata in ospedale dove sono stati riscontrati i segni della violenza. È stata la madre a scoprire e a consegnare il video alle autorità. Dopo la violenza, la vittima avrebbe anche ricevuto minacce affinché tacesse. 

È la seconda volta in meno di un mese che la polizia di Chicago indaga su casi di aggressioni sessuali trasmesse in diretta su Facebook. A gennaio un gruppo di afroamericani è stato accusato di crimine d’odio dopo aver postato la loro aggressione su una 18enne disabile bianca mentre urlavano oscenità prendendo di mira il presidente Donald Trump e i bianchi. Nel dicembre scorso invece una teenager in Georgia si è impiccata filmando il suo suicidio sull'app Live.me, dopo aver raccontato le violenze sessuali subite da parte di un familiare. Il video è stato poi anche postato su Facebook e YouTube.