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Singolare scoperta degli scienziati di Oxford: cominciare la giornata scolastica alle 10 o addirittura alle 11 potrebbe apportare enormi vantaggi agli studenti. Vediamo insieme perché sono giunti a questa conclusione. 

Nelle attività quotidiane, secondo i ricercatori, si dà scarsa importanza all'orologio biologico, che determina i livelli di concentrazione, attenzione e produttività nel corso della giornata. Quello degli adolescenti, ad esempio, si mette in moto molto più tardi e si adegua male a una giornata che comincia presto al mattino. Entrare a scuola alle 8 potrebbe provocare deprivazione di sonno, con conseguenze negative sull'apprendimento e sulla salute. 

Secondo Paul Kelley, ricercatore dello Sleep and Circadian Neuroscience Institute dell'Università di Oxford, gli adolescenti inglesi perdono due ore di sonno al giorno:

«La maggior parte delle persone punta la sveglia al mattino perché non si sveglierebbe naturalmente a quell’ora se non dovesse andare a scuola o al lavoro. Questo significa che abbiamo un’intera società che soffre di deprivazione del sonno. E la fascia tra i 14 e i 24 anni è quella che ne soffre di più».