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Non riconosce nessuno, non ricorda cosa è accaduto, né quanti anni ha, non sa come si chiama né dove si trova. Un drammatico destino quello di Luigi Licari, ispettore della Polizia Municipale di Catania pestato a sangue dal branco per non aver fatto passare un ciclomotore in una zona a traffico limitato. Adesso è fuori dal coma e non è in pericolo di vita, ma ha gravissimi deficit cognitivi. Secondo quanto riportato da FanPage, è "incapace di intendere e di volere", sembra quasi "un bambino di 1 anno".

Le uniche parole pronunciate sono i nomi di moglie e figli: Mimma, Rosalia, Cosimo e Carlo. Dorme quasi sempre, fissa il vuoto, il volto è inespressivo e si lamenta di continuo per i dolori che lo affliggono. Luigi Licari si trova in un centro di riabilitazione a Cefalù, in provincia di Palermo, a una distanza di 180 chilomentri da Catania, dove risiede la famiglia. Per aiutare i familiari è stato aperto un conto corrente su cui versare un contributo: ING BANK N.V. – IBAN: IT31 X 03475 01605 CC0011599113 intestato a Carlo Licari – causale "9175909 Un aiuto per Luigi".