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Momenti drammatici ieri a Riposto (CT): ci sono volute quasi cinque ore di trattative prima che un uomo di 40 anni scendesse dalla cima del monumento cui si era arrampicato, minacciando di darsi fuoco con una bottiglia di benzina. Il 40enne, un tunisino, risiede a Riposto e si trova da qualche mese agli arresti domiciliari per un furto in un appartamento: nella giornata di lunedì 10 aprile è fuggito da casa, violando la misura dei domiciliari, minacciando di darsi fuoco perché la moglie, anch'ella tunisina, si sarebbe trasferita in Emilia Romagna con il figlio, che non ha più potuto vedere.

La volontà di farla finita è scattata dopo l'ennesimo tentativo andato a vuoto di parlare con il figlio. I carabinieri del comando provinciale hanno negoziato a lungo per convincerlo a scendere dal monumento. Sul posto sono giunti anche vigili del fuoco, protezione civile e uomini del 118. La trattativa per farlo desistere si è conclusa dopo le 14: adesso l'uomo tornerà probabilmente ai domiciliari, con la promessa che l'autorità giudiziaria lo aiuterà a vedere il figlio.