Miti e leggende

Ecco a cosa serve l’oscuro rito del cardo

Avete mai sentito parlare del rito del cardo? Si tratta di un’antica tradizione che si rinnova la sera del 24 giugno, giorno della Festa di San Giovanni. Si dice che chi cela nel cuore un sogno d’amore debba mettere sul fuoco, fino a farlo diventare cenere, un cardo mariano.

La pianta, o ciò che ne resta, va poi esposta all’aperto, in un luogo discreto e poco visibile agli estranei per tutta la notte. La mattina seguente, se il cardo è rimasto annerito, quell’amore sta naufragando miseramente. Se, invece, nonostante la bruciatura compare qualche fogliolina verde, c’è ancora speranza.

Nell’immaginario siciliano, il cardo è una pianta magica strettamente connessa al solstizio per via della corolla, che è simile ai raggi solari. In particolare, il cardo mariano, con le grandi foglie e le nervature, ha una forte valenza esoterica.

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Un altro singolare rituale legato alla ricerca dell’amore è quello diffuso nella provincia di Caltanissetta. Sempre nel giorno di San Giovanni, le ragazze in attesa di incontrare il futuro sposo, si affidano alle mele (leggete qui se volete saperne di più).

Redazione