Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

01Prima di tutto, una doverosa quanto urgente precisazione: l’incipiente epidemia di Ebola in Italia “è una bufala, e non c’è nessun pericolo contagio”. Dopodiché, la vera novità: “Ho mandato ieri il decreto sulla fecondazione eterologa al presidente della Repubblica, se tutto va bene saremo pronti per metà settembre”. Secondo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in Senato per una audizione il decreto il decreto “dovrà prevedere di colmare vuoti normativi: innanzitutto il recepimento della direttiva europea, quindi permettere anche alle strutture pubbliche di fare l’eterologa e fare il ticket e l’inserimento nei Lea, la costituzione di un registro presso il centro nazionale trapianti totalmente anonima ma che ci permetta di tracciare il percorso dei gameti”. Per quanto riguarda i profili dei donatori, “abbiamo messo un massimo di età per le donna donatrici di 35 anni, per gli uomini di 40-45″. “Sono stati reperiti 500mila euro presso Centro Nazionale per i Trapianti, al fine di creare un registro dei donatori, per fare queste cose ci vuole un decreto. Nessuno ha mai messo in dubbio la gratuità della cessione dei gameti, ma bisogna rimborsare i donatori per lo screening e per i giorni di lavoro persi” ha spiegato la Lorenzin. La questione di base sarà quello di ricondurre la questione nel campo della sanità, e non della bioetica. Lo scambio di embrioni all’ospedale Pertini di Roma infatti si è verificato perché “nel Lazio per dieci anni non ci sono fatti controlli e accreditamenti, è una cosa vergognosa. Io ritengo che i centri che fanno procreazione medicalmente assistita devono essere sottoposti a controlli così come tutti gli altri centri, non c’è volontà persecutoria in questo. Dico solo che siccome la questione in passato era trattata come un tema bio-etico e non sanitario, veniva trattata in modo diverso. Io voglio spogliarla di ogni attitudine politica”. Insomma, , con il decreto sulla fecondazione eterologa “stiamo disegnando una cosa per cui nasceranno tra pochi anni decine di migliaia di bambini e vogliamo fare le cose fatte bene, ho cercato di non farmi tirare per la giacca da nessuno. Questo non è un tema su cui fare polemica” spiega la Lorenzin. Polemica che però rischia di divampare sulla questione della ‘razza’ dei genitori: nel decreto infatti non è prevista la possibilità di conoscerla in anticipo, come invece raccomandato dal dossier preparato dagli esperti incaricati dal ministero: “Se vuole se ne occupi il Parlamento – ha detto la Lorenzin – Per me sarebbe una discriminazione razziale”.

 
Peppe Caridi