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01La scabbia, dal latino scabere (grattare), è una malattia infettiva particolarmente contagiosa, causata dall’acaro Sarcoptes scabiei, un acaro invisibile a occhio nudo, parassita umano obbligato, ossia che non è in grado di sopravvivere a lungo lontano dalla pelle umana, circa 36 ore. Le femmine gravide scavano un tunnel (cunicolo) nello strato corneo, depositandovi le uova fecondate e le larve maturano in pochi giorni.

SCABBIA 1SINTOMI: Le tracce visibili della scabbia si visualizzano come linee corte, ondulate, rossastre o scure sulla superficie della pelle, concentrate in particolare attorno al polso e tra le dita. Dopo il contagio, si crea un’eruzione cutanea, ossia un rossore costituito da pustole rosse in rilievo. Il sintomo più comune della scabbia è un forte prurito che può peggiorare di notte o dopo un bagno caldo, quando l’attività degli acari aumenta a causa del caldo. L’infezione da scabbia inizia con piccole vesciche che si rompono quando vengono grattate. La pelle colpita dal prurito può diventare più dura, squamosa, coperta di croste e segnata da graffi. Queste manifestazioni sono dovute agli acari presenti nei cunicoli e ai loro prodotti (es. saliva, escrementi).

SCABBIATRASMISSIONE: La scabbia viene trasmessa di solito attraverso il contatto prolungato tra le epidermidi, mediante contatti sessuali con un’altra persona infetta (preservativo potrebbe non essere sufficiente ad evitare il contagio). L’infezione si diffonde più facilmente nei luoghi affollati, nelle scuole o negli asili. Può essere trasmessa anche attraverso il contatto con altri oggetti (es. vestiti, biancheria, mobili o superfici) con cui una persona infetta sia entrata in contatto, anche se quest’eventualità è rara.

DIAGNOSI: La diagnosi di scabbia è confermata con l’identificazione dell’acaro e/o delle uova, osservando le squame cutanee al microscopio ottico, dopo aver allestito un vetrino. L’indagine strumentale, eseguita dallo specialista dopo aver osservato la cute e prelevato le squame, richiede circa 20-60 minuti. Se il quadro clinico è poco rappresentativo, la tecnica dell’epiluminescenza consente di individuare più facilmente e rapidamente le piccole e nascoste manifestazioni cliniche in cui si nasconde l’acaro.

SCABBIA 2CURA: La cura consiste in una crema o lozione (antiscabbia) da applicare sulla pelle per almeno 10-12 ore prima essere lavata via. Ad esempio, la crema può essere applicata prima di andare a letto, per poi lavarsi il mattino successivo. In genere il prurito scompare in 1-2 giorni. La cura si dimostra efficace quando non si verificano nuove eruzioni o non compaiono segni visibili dopo 24 o 48 ore. Nella maggior parte dei casi, però, è necessario ripetere il trattamento dopo una settimana.

PREVENZIONE: La prevenzione si esegue controllando che le lenzuola del letto degli alberghi siano state cambiate, evitando di scambiarsi i vestiti e ponendo attenzione nel provare indumenti di seconda mano. Per prevenire il contagio in casa è importante lavare tutti i capi d’abbigliamento, la biancheria e gli asciugamani che potrebbero essere contaminati. Ciò che non può essere lavato in casa deve essere pulito a secco. In alternativa, gli oggetti contaminati che non possono essere lavati, possono essere sigillati in un sacchetto di plastica per un paio di settimane.

Caterina Lenti

Meteoweb