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Localizzato ad una profondità di 54 metri, il relitto di un velivolo “Kittyhawk” è stato identificato nei fondali di San Giovanni Li Cuti. Nel 2021 Fabio Portella ha segnalato la presenza di questo aereo incastrato nel fondale. Si tratta dell’ispettore onorario per i Beni culturali sommersi della provincia di Siracusa.

Ritrovato il relitto di un Kittyhawk

Trovato nei fondali di San Giovanni Li Cuti il relitto di un Kittyhawk

Trovato nei fondali di San Giovanni Li Cuti il relitto di un Kittyhawk

Con la Soprintendenza del Mare sono state portate avanti indagini che hanno confermato la tipologia e nazionalità del relitto aeronautico del caccia monomotore ritrovato. Sembrerebbe che sia stato strappato da una rete a strascico. Il cupolino si presenta quasi integro e sembra essere stato correttamente aperto dall’interno. Si tratta molto probabilmente di un P40D “Kittyhawk”, caccia monoplano monomotore ad ala bassa, carrello retrattile, propulso da un motore Allison V-1710-33 a 12 cilindri, costruito dalla statunitense “Curtiss”, ma utilizzato anche dalla Raf (Royal Air Force).

Trovato nei fondali di San Giovanni Li Cuti il relitto di un Kittyhawk

Trovato nei fondali di San Giovanni Li Cuti il relitto di un Kittyhawk

La storia del relitto Kittyhawk

Due anni dopo Pearl Harbour, il Curtiss P-40 è stato il caccia più diffuso nelle forze aeree americane, principalmente perché poteva essere prodotto in massa in tempi brevi. Ma nonostante questa qualità, non disponeva di prestazioni eccelse in merito al propulsore in quota e questo fu un grave handicap.

Le ipotesi

Il relitto in questione è stato analizzato e probabilmente è intervenuto durante la famosa operazione “Husky”. L’aereo sarebbe quindi decollato il 4 agosto del 1943 alle ore 11,30 dall’aeroporto di Agnone, pilotato dal Sgt. Walker. Il pilota fu soccorso in mare da un idrovolante Walrus, partito dal neonato aeroporto di Cassibile/Torre Cuba.

Le motivazioni che avvalorano l’ipotesi dell’ammaraggio sono la distanza dalla costa e dal centro storico di Catania, la rotta del velivolo e la posizione con la prua conficcata nel fango, compatibile con il dichiarato affondamento quasi verticale. La Soprintendenza del Mare, oltre allo scopritore Fabio Portella, ha ringraziato per la collaborazione Antonio Delia e Antonio Di Grazia.

La storia del ritrovamento

Trovato nei fondali di San Giovanni Li Cuti il relitto di un Kittyhawk

Trovato nei fondali di San Giovanni Li Cuti il relitto di un Kittyhawk

Il ritrovamento del “Kittyhawk” è avvenuto circa dieci anni fa. La scoperta, come spiega Antonio Delia, si deve ai sub Pippo Tomaselli e Giancarlo Gamaci. Entrambi lo localizzarono fortuitamente durante un’immersione.

In un secondo momento la rete di un peschereccio a strascico spostò le lamiere di diverse centinaia di metri dal punto segnato, trascinandole nel fango prima che i cavi fossero tranciati. Dunque non si seppe più dove fosse l’aereo. Attraverso le ricerche di Fabio Portella in collaborazione con Antonio Di Grazia e lo stesso Delia tutto venne ricostruito. Hanno inoltre dedicato la scoperta a Giancarlo Gamaci. Il sub è scomparso in un incidente al largo dei faraglioni di Aci Trezza nel 2018. Il suo corpo non è stato mai recuperato e giace a circa 70 metri di profondità.

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