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Sanremo 2022, Roberto Saviano ospite ricorderà Falcone e Borsellino, ma è polemica

Lo scrittore napoletano Roberto Saviano ospite della terza serata di Sanremo 2022. Come ha anticipato lui stesso, nella puntata di giovedì 3 febbraio ricorderà “la rivoluzione civile di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino“. Il suo intervento ha suscitato qualche polemica: di cosa parlerà.

Roberto Saviano ospite a Sanremo 2022

In occasione del 30ennale delle Stragi del ’92, costate la vita a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, lo scrittore Roberto Saviano interverrà a Sanremo per raccontare il sacrificio dei due giudici. Amadeus, che lo ha annunciato con orgoglio, ha anticipato: «Ho sentito il suo intervento, è bellissimo. Mi sono sentito ieri sera con lui, mi ha mandato il vocale, è davvero molto toccante e molto bello, come solo Roberto sa fare. Ci farà riflettere tantissimo».

La presenza di Saviano ospite a Sanremo 2022 ha suscitato qualche polemica: secondo alcuni, infatti, il palco del Teatro Ariston non è un luogo idoneo per trattare un argomento così serio e delicato.

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Il ricordo delle Stragi e dei giudici Falcone e Borsellino

Roberto Saviano, parlando del suo intervento di giovedì 3 febbraio, ha detto: «É un onore per me e una grande responsabilità ricordare, giovedì 3 febbraio al festival di Sanremo, a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, la rivoluzione civile di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino».

«Ci tengo a dire – ha aggiunto – che interverrò a Sanremo a titolo gratuito; importantissimo per me, sul palco dell’Ariston, poter raccontare il sacrificio di due uomini che hanno cambiato radicalmente non solo le modalità del contrasto alle organizzazioni criminali, ma anche la loro narrazione».

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Quindi ha concluso: «É a Falcone e Borsellino che dobbiamo la nostra capacità di guardare in modo radicalmente diverso alla sintassi del potere». La sua partecipazione ha generato reazioni contrastanti.

Le reazioni alla presenza di Saviano al Festival di Sanremo

Parlando all’Adnkronos, Antonio Vullo, l’unico agente di scorta sopravvissuto alla strage di via D’Amelio, ha commentato: «Ricordare le stragi mafiose del ’92 è sempre importante, ma perché dare voce a Roberto Saviano? Io avrei preferito che a parlarne fosse il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mattarella avrebbe potuto parlare a tutta la nazione. Invece su Saviano sono scettico».

Critiche anche da Giuseppe Costanza, autista del giudice Falcone e sopravvissuto alla strage di Capaci. Sempre all’Adnkronos, ha detto: «Ma cosa c’entra il Festival di Sanremo con la strage di Capaci? Non credo sia opportuno usare quel palco lì per parlare del trentennale delle stragi. Sono molto perplesso non so, dovrei approfondire la cosa. Cosa dirà dal palco?».

Diverso il parere di Maria Falcone. La sorella del giudice, presidente della Fondazione Falcone, a proposito della presenza di Saviano ospite a Sanremo 2022, ha commentato: «Ricordare il sacrificio di mio fratello Giovanni e di Paolo è stato lo scopo del mio impegno di questi 30 anni insieme alla sensibilizzazione delle nuove generazioni ai temi della legalità».

«Perciò – ha spiegato ad Adnkronos – ritengo molto importante che se ne parli in un contesto come quello del festival di Sanremo che per popolarità raggiunge tantissimi milioni di italiani. Solo continuando a rinnovare il ricordo degli uomini che hanno speso la loro vita per la nostra democrazia possiamo pensare di costruire un Paese più giusto». Foto: Roberto Saviano.

Redazione