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Riina deve uscire dal carcere soltanto quando avrà smesso di vivere, quella è la sua sentenza“: a parlare è Santino Di Matteo, padre di Giuseppe, il bambino sciolto nell’acido su ordine del boss di Corleone di cui si sta parlando tantissimo in queste ore. L’ex mafioso e oggi collaboratore di giustizia, intervistato da Sandro Ruotolo per fanpage.it, dice la sua sulla pronuncia con la quale la Cassazione ha aperto al ricorso della difesa di Riina, che da anni chiede il differimento della pena o i domiciliari per motivi di salute.

È una cosa vergognosa io ho perso un figlio. Ha fatto uccidere duemila persone“, ha proseguito Di Matteo. Giuseppe, figlio 13enne di Santino, fu ucciso nel 1996. Il delitto fu una vendetta trasversale decisa da Riina dopo le rivelazioni del padre, pentito di mafia, sulla strage di Capaci. A eseguire l’omicidio fu Giovanni Brusca, allora boss di San Giuseppe Jato.

LA VIDEO-INTERVISTA (da fanpage.it):