Turismo

Santuario Maria SS. della Cava: uno scrigno di pietra nel cuore di Marsala

Un luogo ricco di arte e leggenda.

  • La costruzione del Santuario Maria SS. della Cava di Marsala risale al XVI secolo.
  • È l’ultimo luogo in cui il simulacro della patrona marsalese è stato custodito e venerato.
  • L’interno è prezioso e ricco di affreschi affascinanti.

Nel cuore di Marsala, sottoterra, si trova un prezioso santuario, che custodisce la storia della cittadina e un culto antico. Nel gennaio del 1518, in questi luoghi, venne ritrovata una statua della Madonna, probabilmente nascosta per proteggerla dalla persecuzione iconoclasta. Si narra che, nel 1514, la Madonna era apparsa in sogno a Padre Leonardo Savina, agostiniano, chiedendogli di scavare in una cava abbandonata, cioè il luogo in cui oggi sorge il Santuario Maria SS. della Cava. Si scavò per quattro anni e, alla fine, si trovò la statuetta, protagonista di alcuni prodigi. Nel 1693 e nel 1726, infatti, avrebbe salvato dal terremoto la città di Marsala. Così la Madonna della Cava divenne Patrona principale e speciale protettrice della città.

Santuario Maria SS. della Cava: la storia

I lavori per la chiesa iniziarono nel 1600. All’ingresso della grotta si trova una campana del 1628, mentre alla sinistra i resti del monastero degli agostiniani, affidatari della Chiesa della Madonna della Cava. Gli ambienti sotterranei del monastero hanno decorazioni nella roccia: le conchiglie ieratiche. La grotta ha una forma a croce greca e vi si entra scendendo lungo una scala di 24 gradini. Al centro vi è il collo del pozzo in cui è stata rinvenuta la statua. In fondo, l’abside, con l’altare maggiore, risalente al XVI secolo, in marmi colorati. Sull’altare maggiore c’è la statua della Madonna della Cava.

La chiesa ha due cappelle per lato. Nella prima, sulla destra, c’è un affresco del 1571, raffigurante San Nicola. Ha la tiara in testa e indossa una planeta dorata. Adiacente alla cappella c’è un ingresso che conduce all’antico monastero degli Agostiniani Riformati. Nella prima cappella a sinistra l’affresco centrale del XVI secolo raffigurerebbe Sant’Agostino che, con la mano destra, porge la regola ai monaci e alle monache. In alto, una scena dell’Annunciazione. Nella stessa cappella c’è il sarcofago di Gerolamo Margio, committente di questo ambiente.

Leggi anche

Teatro Comunale di Marsala, un gioiellino da guardare con il naso all’insù

È incredibilmente interessante scoprire il Santuario Maria SS. della Cava, perché è un vero e proprio tesoro. Continuando a esplorare la prima cappella a sinistra, c’è anche un affresco che raffigura San Pietro e San Gregorio, vescovo di Lilibeo. Sullo stesso lato, un altare ospita una scoperta recente ed eccezionale. Si tratta di una Madonna, dolcemente abbracciata a Gesù Bambino. Si legge la firma di Francisco Ballaturi. Sempre a sinistra, c’è un arco spezzato. Ci si trova così sul pianerottolo di una scala, composta da 13 gradini. Scendendo i primi vi è un’epigrafe, che riporta l’anno 1818. Scendendo ancora si raggiunge il punto in cui venne ritrovata la statua della Madonna. Alta 18 centimetri, rappresenta la Madonna con Gesù Bambino in braccio. Non si hanno certezze sul materiale di cui è composta. Di seguito trovate un video che illustra tutti gli ambienti del Santuario.

Redazione