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SIRACUSA – Forte vento, mareggiate e a Siracusa è tornato il fenomeno della schiuma bianca che dal mare invade il lungomare di Levante. Come descrive nel dettaglio "LiveSicilia", il sottocosta è praticamente invaso e la schiuma ha raggiunto la strada. L’Arpa ha analizzato un campione: ha escluso che sia dovuta a inquinamento urbano, ma non è riuscita a fare chiarezza sull'altra ipotesi che l’Agenzia stessa aveva avanzato, cioè che il fenomeno sia riconducibile a una somma di fattori che da una ventina d’anni sta modificando il Mediterraneo.

Prima di tutto, la presenza di mucillagini che nel Mediterraneo non dovrebbe esserci perché di provenienza atlantica. Tutto questo è da addebitare alle petroliere, in barba alla Convenzione Marpol, tra i più importanti accordi internazionali per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi. Nelle analisi "non c’è traccia di scoli fognari né di tensioattivi che sono la sostanza organica dei saponi. Ma nessuna traccia nemmeno di mucillagini da micro alghe, che però avrebbero potuto trovarsi al largo e non sotto costa".

Della presenza anomala di queste micro-alghe al largo di Siracusa si è già occupato, in passato, il Cnr di Messina: trovò l’Alexandrum minutum, ossia micro-alghe atlantiche che arrivano nel nostro mare attraverso le acque di sentina delle petroliere. Oggi pesanti prescrizioni contenute nella Convenzione Marpol cercano di impedire questa promiscuità di acque che potrebbe essere all'origine della anomala schiuma bianca, ma non sempre sono rispettate.