Novant’anni di età, settant’anni dedicati alla carriera teatrale. Sergio Ammirata, maestro palermitano dalla straordinaria carriera, riceverà un prestigioso riconoscimento dal Comune di Roma.
Domani, nella Sala del Carroccio al Campidoglio, l’amministrazione capitolina gli conferirà una medaglia d’oro per celebrare il suo contributo artistico come attore, regista, autore e direttore artistico.
Ammirata, che ha compiuto 90 anni lo scorso 7 gennaio, è una figura emblematica della cultura teatrale italiana. Per l’occasione, gli attori e i tecnici della sua storica compagnia “La Plautina” gli hanno reso omaggio con una festa nel foyer del Teatro Anfitrione, dove il maestro è attualmente in scena con “Dolcissima Amapola”.
Lo spettacolo, liberamente ispirato a “La rigenerazione” di Italo Svevo, sottolinea ancora una volta la poliedricità artistica di Ammirata.
Dal cuore di Palermo alla scena romana
Nato a Palermo, Sergio Ammirata lasciò la sua città in giovane età, insieme a un altro celebre concittadino, Lando Buzzanca, per trasferirsi nella Roma del dopoguerra.
Qui frequentò la Libera Accademia di Teatro, fondata da Aldo Rendine, dove si formò secondo il metodo Stanislavsky, allora una novità in Italia. Tra i suoi compagni di studio figuravano nomi illustri come Carmelo Bene, Lina Wertmüller e Franca Valeri.
Il debutto cinematografico di Ammirata avvenne nel 1959 con “Un maledetto imbroglio” di Pietro Germi, a cui seguirono collaborazioni con registi del calibro di Eduardo De Filippo e Pasquale Festa Campanile. Tuttavia, il teatro rimase sempre il suo luogo prediletto, dove riuscì a esprimere al meglio il suo talento.
Sergio Ammirata non è solo un grande interprete, ma anche un promotore instancabile del teatro. Come direttore artistico del Teatro Anfitrione di Roma, ha ospitato negli anni compagnie e spettacoli che hanno arricchito la scena culturale della capitale. La scuola di recitazione che dirige ha formato generazioni di attori, contribuendo a mantenere viva la tradizione teatrale italiana.
Il riconoscimento che il Comune di Roma gli conferirà è un tributo a una vita spesa al servizio dell’arte e della cultura. Un maestro che, partendo dalla Sicilia, ha saputo lasciare un segno indelebile nel panorama teatrale italiano.