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Monologo in esclusiva dell'attore comico Sergio Vespertino, per “Zero in condotta”,  il format di successo del martedì che va in scena al Dorian di piazza Don Bosco a Palermo e che vede protagonisti Paride Bernassai e Marcello Mandreucci nel ruolo di due improbabili professori di una classe formata dal pubblico.

Il quarto appuntamento è per martedì 10 marzo alle 21. E stavolta l'ospite-allievo di questa settimana sarà l’attore Sergio Vespertino, che porterà un monologo dedicato al mondo della scuola, ricordando i suoi anni dietro i banchi. Ad accompagnarlo alla fisarmonica Pierpaolo Petta.Un viaggio tra teatro e improvvisazione, tra ricordi e nostalgia, tra sorrisi e serietà.

Ma chi è Sergio Vespertino? Vespertino, classe ’62, noto ormai anche al pubblico della tv e del cinema, da quando ha cominciato a fare teatro comico colleziona nella sua libreria testi di grandi autori sulle battute celebri e gli skect che hanno fatto la storia del cinema e della tv, che ama studiare da autodidatta per coltivare la sua passione per il teatro: Charlie Chaplin, Walter Chiari, Aldo Fabrizi, Silvana Pampanini. Su di loro Vespertino ha investito il suo primo guadagno, venti mila lire messe in tasca nell’estate del’75, comprando libri e videocassette dei grandi mostri sacri del teatro e cinema comico,"avevo voglia di imparare e questi erano i nomi più importanti”.

“A 16 anni ho partecipato a Taormina, mentre ero in vacanza con i miei,  ad un concorso dove mi inventai uno spettacolo alla Jerry Lewis, è andata così bene che mi chiesero persino il bis, vinsi un premio in denaro e da lì’ mi scatto dentro il meccanismo”. La passione per il teatro comico per Vespertino comincia già da bambino quando, non potendo uscire da casa “davanti il cancello di casa facevo spettacoli per i miei amici con il mio pastore tedesco, interpretavo le avventure di Zorro, peccato che il cane mi lasciava da solo a recitare”.

Tra la lettura di una novella di Pirandello e calcando il palcoscenico, prima in gruppo con i “Tre e un quarto” poi da solista, Vespertino è diventato autore di sé stesso. “La  mia vera scuola di teatro è stato lavorare con Turi Ferro, allora ottantenne,  allo Stabile di Catania nel 2001 con lo spettacolo ”La Cattura” per la regia di Giovanni Di Pasquale che mi volle nel cast, con lui ho trascorso 9 mesi di tournee ma sono stati come cinque anni di scuola di teatro” . Tre le esperienze più belle della sua carriera Vespertino ricorda il lavoro fatto al Teatro di Pietra di Segesta con Riccardo Garrone (il San Pietro che appariva nello spot tv con Bonolis e Laurenti, per intenderci), “lavorare con lui è stato un grande onore, se si pensa che è stato tra gli ultimi a lavorare con il grande Tottò”. A Pippo Spicuzza devo la mia formazione, fu lui a forgiarmi  in animale da palcoscenico, con i "Tre e un quarto" ci divertivamo, a volte solo per il gusto e la voglia di far ridere, lui mi ha levigato da materia informe quale ero, non sarei quello che sono altrimenti, più attore comico che cabarettista”.