Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Era una banda di topi d'appartamento che per un po' di tempo ha terrorizzato il Milanese: un croato di 44 anni, due serbi di 38 e 24 anni, e due georgiani di 38 e 51 anni. Ques'ultimo era soprannominato "Il Dottore". Le indagini della polizia sono iniziate a seguito di un furto commesso in un appartamento dove avevano dimenticato il cellulare. Il bottino era stato di circa 200mila euro. Dallo smartphone è stato possibile risalire ad altri numeri di telefono e alle persone arrestate.

Senza intercettazioni, la polizia ha individuato il capo della banda che è stato arrestato sabato scorso. Si tratta di Dino Gavazzeni, 44enne incensurato croato residente nella provincia di Varese, dove gestisce una regolare attività nel mondo delle slot-machine dei bar. La svolta nelle indagini c'è stata il 29 ottobre 2016 con l'intervento della polizia per un furto in appartamento a Milano in cui i ladri in fuga avevano cercato di investire anche alcuni agenti ed erano stati arrestati per tentato omicidio.

Gli episodi finora contestati alla banda sono sette, commessi da luglio a ottobre 2016: tutti a Milano tranne uno, a ottobre, nel Vicentino. Nell'episodio del 29 luglio la domestica della casa era stata legata e immobilizzata, incappucciata e minacciata di morte. La refurtiva per ogni colpo era di alto valore, in parte è stata recuperata e sono stati trovati orologi e gioielli di valore. Le indagini, riporta il "Corriere della Sera", hanno potuto dimostrare che la banda usava "telefonini-citofono" per architettare i propri colpi. Si tratta di "apparecchi da 20-30 euro, datati, coi servizi essenziali (chiamare e rispondere), acquistati e intestati a prestanome, utilizzati per poche ore (l'immediata vigilia di un 'colpo') e subito buttati.

Uno di questi cellulari è stato dimenticato in un appartamento al termine di un colpo. Nell'agenda c'era solo un numero ugualmente intestato a un altro prestanome. Ma attraverso le celle di questi apparecchi gli investigatori sono riusciti a censire "le zone e i tempi di comparizione" a Milano e, quindi, a estendere la rete ad altri numeri arivando così a un iPhone4 "regolarmente acquistato da un georgiano" che è così "finito sotto pedinamento".