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Dal barocco di Noto alle stazioni ferroviarie dimenticate, la Sicilia torna protagonista in “Sicilia Express“, la nuova serie firmata da Ficarra e Picone, disponibile su Netflix dal 5 dicembre. Ancora una volta la nostra splendida isola si trasforma in una mappa emotiva e visiva capace di sorprendere anche i più attenti conoscitori della regione.

La scelta dei luoghi non è casuale. Ogni stazione, quartiere o borgo attraversato dagli episodi costruisce un racconto che va oltre la commedia. È un invito a (ri)scoprire la Sicilia autentica, quella delle contraddizioni e dei legami profondi, dove la tradizione si intreccia con una contemporaneità fatta di spostamenti, nostalgie e nuove dinamiche sociali.

Un viaggio tra Nord e Sud, tra realtà e immaginazione

La trama segue le disavventure di Salvo e Valentino, due infermieri siciliani che vivono e lavorano a Milano, ma fanno di tutto per tornare regolarmente a casa. I problemi di ogni pendolare si amplificano con l’arrivo delle festività: voli costosi, turni complicati, responsabilità familiari.

È in questo contesto che scoprono un cassonetto misterioso, capace di teletrasportarli istantaneamente da Milano alla Sicilia. Un espediente narrativo surreale, ma efficace per affrontare in modo comico e intelligente il tema delle distanze, non solo geografiche.

Accanto a loro, nel cast, Max Tortora, Gerry Calà, Katia Follesa, Barbara Tabita e Sergio Vastano, che interpreta un capo infermiere autoritario. La regia è supervisionata da Davide Cutrì, mentre gli episodi, otto in tutto, da 45 minuti ciascuno, raccontano con ritmo e ironia il paradosso di chi cerca scorciatoie per evitare i problemi, ma finisce per moltiplicarli.

I luoghi della serie TV

Le riprese di Sicilia Express” sono iniziate il 7 aprile 2025 proprio a Noto, diventata il centro logistico e creativo della produzione. Con i suoi palazzi di pietra chiara, le scalinate scenografiche e le prospettive barocche, la cittadina siracusana rappresenta l’estetica perfetta per una narrazione che cerca bellezza, memoria e identità.

Noto, già nota per il suo valore storico e artistico, diventa un set a cielo aperto. Le telecamere sono riuscite a valorizzare scorci già iconici e altri meno conosciuti, offrendo allo spettatore una visione personale e intima della città.

Un punto di forza è la scelta di luoghi vissuti, non ricostruiti, dove la vita quotidiana si intreccia con la finzione narrativa. Il risultato è una Sicilia vissuta, più che semplicemente “girata”.

La produzione si è poi spostata ad Avola e Siracusa, territori in grado di restituire un’immagine cinematografica della Sicilia senza rinunciare al suo lato più reale. Qui, tra piazze luminose, architetture tradizionali e scorci marittimi, la serie costruisce momenti di pausa, dialoghi interiori, e scene dal forte impatto visivo.

In particolare, le riprese sull’isola di Ortigia, con la sua luce naturale e i contrasti architettonici, offrono una dimensione visiva quasi sospesa. Le viuzze strette e i bagliori sul mare diventano perfetti per raccontare l’inquietudine e i desideri dei protagonisti.

Il titolo stesso, Sicilia Express, richiama l’idea di viaggio. Non a caso, le stazioni ferroviarie sono protagoniste invisibili della narrazione. Alcune sono ancora in uso, altre abbandonate, ma tutte cariche di significato.

Queste tappe, spesso lontane dai circuiti turistici, parlano di una Sicilia minore, ma intensa. Non mancano porti e quartieri popolari, luoghi dove si incrociano voci, storie e culture diverse, rafforzando quel senso di movimento che permea tutta la serie.

Ficarra e Picone raccontano la loro terra con occhi affettuosi, ma lucidi, evitando cartoline da cliché e preferendo le pieghe più vere del territorio.

Se la Sicilia è il cuore della serie, Milano e Roma rappresentano i poli opposti tra cui si muove la storia. Milano è il luogo del lavoro, dell’efficienza, ma anche dell’alienazione. È qui che i protagonisti si confrontano con il ritmo frenetico della vita urbana e con un sistema che non sempre lascia spazio all’umanità.

Roma, invece, accoglie le sequenze più surreali, girate in studio con scenografie costruite ad hoc. Serve da sfondo agli aspetti più immaginifici della trama, offrendo un contrasto con la materialità e la concretezza della Sicilia.

Sicilia Express è un viaggio che unisce leggerezza e profondità, raccontando una Sicilia autentica, fatta di ritorni, radici e trasformazioni. Ficarra e Picone usano la comicità per esplorare il legame con la propria terra, senza stereotipi né idealizzazioni. Ogni luogo attraversato diventa parte di un racconto più ampio, capace di parlare a chiunque abbia vissuto la distanza, il cambiamento e il desiderio di tornare.

Foto interne da Depositphotos.com