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      Blufi. – Mi verrebbe da chiederVi: Sapete dov’è?

La domanda è in certo qual modo provocatoria, ma come si suole dire “sorge spontanea” visto che spesso, anche noi siciliani, ben conosciamo i principali luoghi di interesse turistico della nostra regione ma poco sappiamo di posti comunque interessanti e però fuori dagli abituali flussi “migratori” dei tanti gitanti della domenica.

E’ il caso proprio di Blufi, un accogliente paesino delle Madonie, dove in questo caso mi piace segnalarvi il Santuario della Madonna dell’Olio.

La chiesa sorge in aperta campagna, su di una altura poco lontana dal paese e può anche essere raggiunta agevolmente in macchina. L’impianto originario risale al settecento, ma successivi rimaneggiamenti ne hanno in parte deturpato il gradevole aspetto; non bello a vedersi è soprattutto il campanile che ricostruito in cemento ha sostituito la vecchia struttura a vela in pietra. L’interno, sobrio e ad unica navata, custodisce una statua di San Giuseppe in legno dipinto di autore anonimo mentre all’altare maggiore troneggia la statua della Madonna anche essa in legno dipinto e realizzata nel 700 dal famoso scultore madonita Filippo Quattrocchi da Gangi.

Particolarmente curiosa è a qualche centinaio di metri dal santuario una sorgente  scavata nella roccia e da cui sgorga olio minerale detto proprio “Olio della Madonna”.

Sono in tanti coloro i quali ne riempiono ampolline poiché esso è ritenuto efficace per la cura di talune malattie della pelle oltre che come rimedio per quelli che vengono comunemente chiamati vermi. Vermi e malattie a parte il luogo merita comunque di essere visitato per godere del paesaggio circostante e del piacevole clima estivo delle Madonie; ancor meglio se capiterete da quelle parti a ferragosto allorchè potrete anche assistere alla tradizionale festa, semplice e popolare, tipica delle vecchie feste campagnole del passato.