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Di Nando Cimino

         Dedicata ad un santo forse sconosciuto ai più San Foca o Focà, nella strada tra Augusta e Siracusa sorge una basilica di epoca paleocristiana tra le più interessanti ed antiche di Sicilia. Se ne attribuisce la fondazione al vescovo Germano di Siracusa, morto nel 356  e che si dice li fosse anche stato sepolto.  Ci troviamo per la precisione a Priolo Gargallo in un territorio ricco di tante testimonianze archeologiche, e la chiesa di cui parliamo si trova in una zona periferica a sud della stessa cittadina. San Focà conosciuto per la sua generosità, fu un santo martire; il suo mestiere era quello di ortolano e visse in Anatolia tra il I° ed il II° secolo. La basilica in origine a tre navate doveva essere un luogo di culto molto frequentato che, se pur rimaneggiato, è comunque giunto a noi in buono stato di conservazione anche se privo di talune sue parti originali andate distrutte nel tempo. Il tempio  architettonicamente semplice esprime comunque in pieno tutto il suo fascino; al suo interno troneggia proprio una bella statua in legno del santo giardiniere fatta realizzare qualche anno fa dalla sezione dei Lions Club Priolo Gargallo- Melilli Monti Climiti. Attiguo all’importante sito si può visitare anche un bel parco tematico dove poter trascorrere qualche ora in assoluta tranquillità . San Focà è protettore dei marinai e viene pure invocato per guarire dal morso dei serpenti. Per raggiungere la basilica di San Focà basta immettersi sulla strada provinciale 114 e quindi su Via Reno nei cui pressi si trova.