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I vertici dell'agenzia spaziale cinese hanno ammesso che c'è un problema non proprio marginale con la stazione Tiangong-1, il "palazzo del paradiso". Il modulo sarebbe "fuori controllo" e il rientro controllato nell'atmosfera, con la distruzione nell'oceano Pacifico, sembra un po' difficile da mettere in pratica. La notizia, riportata tra gli altri da "Repubblica", è la conferma di un sospetto: in buona sostanza, si sarebbero persi i contatti con il veicolo già da tempo.

Tiangong-1 farà ritorno sulla Terra nella seconda metà del 2017, ma non è possibile avere delle indicazioni più precise. L'oggetto – 10 metri di lunghezza per più di 8 tonnellate di peso – non uscirà certamente indenne dal suo incontro con la nostra atmosfera: il contatto dovrebbe bruciare il veicolo ma non nella sua totalità e quindi c'è la possibilità che ci siano dei detriti.

Il dipartimento cinese per i voli spaziali fa sapere che non dovrebbero esserci pericoli né per il suolo né per l'aviazione, in quanto i detriti attesi non dovrebbero comunque essere tali da poter causare danni gravi. Purtroppo è impossibile anche prevedere l'effetto dei fattori esterni sull'oggetto e, come ha spiegato Jonathan McDowell, astrofisico di Harvard, al "Guardian", "anche un lieve cambiamento nelle condizioni atmosferiche può spingere il luogo del rientro da un continente all'altro".